App Tucum: così due ragazzi aiutano i poveri a far la spesa con il metodo del caffè sospeso

Con un semplice clic si possono fare piccole donazioni (anche 20 centesimi) a favore di famiglie bisognose indicate dalla Caritas. Da spendere in una rete di negozi convenzionati

Pier Giando 2
Una semplice ma potente app, chiamata Tucum, con la quale due giovani fratelli pugliesi, Pierluca e Giandonato Salvia, sono riusciti a realizzare un progetto da “economia sospesa”, trasformando l’antica consuetudine del “caffè sospeso” (ma anche della pizza, dei giocattoli, del gelato, etc…) in un meccanismo che aiuta le famiglie bisognose a fare la spesa con regolarità. L’app funziona con tutti i dispositivi mobili, dagli smartphone ai tablet, e consente di fare delle piccola donazioni (anche soltanto 20 centesimi).
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Qualsiasi utente, una volta scaricata l’appTucum, disponibile su Google Play e Apple App Store, può dare i suoi soldi a un soggetto istituzionale incaricato di raccogliere le elargizioni (dalla Caritas alle parrocchie, fino alle amministrazioni comunali) che poi vengono  trasferite su una carta contactless, intitolata Tucum Card, e assegnata alle persone povere, con relativo credito, per andare a fare la spesa in un network di negozi convenzionati, dagli alimentari ai casalinghi, fino alle farmacie. Presso gli stessi negozi, i clienti possono, a loro volta, lasciare una donazione quando fanno un acquisto, che viene immediatamente registrata sulla piattaforma. Su questo sito il funzionamento di Tucum viene spiegato nei dettagli.
L’app Tucum è considerata anche uno strumento che, grazie alla tecnologia, elimina due rischi, e due sprechi: il racket dell’elemosina, e la possibilità, spesso molto concreta, di aiutare con donazioni non controllate più che famiglie davvero bisognose soltanto dei “falsi poveri”.  E anche per questi motivi l’app è stata adottata da diversi piccoli comuni: il primo è stato Treia, in provincia di Macerata, al quale poi si sono unite le amministrazioni locali di comuni del Piemonte, della Sicilia e innanzitutto della Puglia.

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