La scoperta arriva dall’Università Aldo Moro di Bari, grazie a uno studio su 300 persone che hanno consumato per tre mesi una nuova pasta, ancora sperimentale, e hanno ottenuto una significativa riduzione dei livelli del colesterolo Ldl, quello definito “cattivo”, che facciamo più fatica ad abbassare.
La pasta anti-colesterolo testata dai ricercatori dell’Università di Bari è realizzata con una miscela a base soltanto di ingredienti naturali: fibre solubili e farina d’orzo.
Se le qualità di questo cibo, al momento sperimentale, fossero confermate, si potrebbe, in alcuni casi e sempre dietro indicazione del medico, pensare di introdurre la nuova pasta all’interno della dieta di persone che tendono avere livelli di Ldl alti, evitando così il consumo di farmaci costosi e non privi di controindicazioni e di integratori e prodotti inutili, autentici sprechi, che vengono spacciati come fonti di miracoli contro il colesterolo Ldl.
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