In tutto il Regno Unito, a partire dalla Gran Bretagna, è ormai vietato bollire aragoste e altri crostacei vivi, in quanto viene considerato “un metodo di uccisione non accettabile”. La decisione, presa a livello governativo, arriva dopo che diversi studi scientifici, inclusa una ricerca della London School of Economics, hanno fornito “forti prove” che i crostacei (come aragoste e granchi) e i molluschi cefalopodi (come i polpi) sono esseri senzienti e provano dolore, fortissimo nel caso della bollitura quando sono ancora vivi.
Eppure evitare questo tipo di disumana tortura sarebbe semplice se soltanto fossero diffusi, sia nelle case e tanto più nei ristoranti, i metodi alternativi.
Il più pratico e semplice è quello del “taglio rapido”, che funziona così:
- Mettete l’aragosta in freezer per 15–20 minuti: la raffreddate e la rallentate, riducendo il movimento e lo stress.
- Preparate un coltello affilato e robusto e un tagliere stabile.
- Mettete l’aragosta con il dorso verso di te.
- Individuate il cervello, che si trova nella testa, tra gli occhi, appena sotto la corazza.
- Con un colpo deciso e sicuro, infilzate il coltello nella testa, all’altezza del cervello, in modo da uccidere l’animale istantaneamente
- Se fatto correttamente, con questo metodo l’aragosta non percepirà dolore.
- Dopo l’uccisione, cucinate immediatamente l’aragosta nel modo che preferite: bollita, al vapore, al forno o sous-vide.
Altri metodi che non si traducono in una tortura per l’aragosta al momento di cucinarla, sono:
- Lo stordimento elettrico: è considerato il metodo più rapido e umano. Esistono dispositivi specifici (come il Crustastun) che rendono l’animale incosciente in una frazione di secondo prima della cottura.
- Il raffreddamento estremo (Criosospensione): gli animali possono essere immersi in una miscela di acqua e ghiaccio (“ice slurry“) o esposti a temperature molto basse in aria fredda per indurre uno stato di torpore e incoscienza prima dell’uccisione.
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