Come evitare di bollire le aragoste ancora vive

Basta un colpo secco e rapido alla testa. Il crostaceo neanche se ne accorge di morire e non subisce la tortura della bollitura

Uova di Pasqua36
In tutto il Regno Unito, a partire dalla Gran Bretagna, è ormai vietato bollire aragoste e altri crostacei vivi, in quanto viene considerato “un metodo di uccisione non accettabile”. La decisione, presa a livello governativo, arriva dopo che diversi studi scientifici, inclusa una ricerca della London School of Economics, hanno fornito “forti prove” che i crostacei (come aragoste e granchi) e i molluschi cefalopodi (come i polpi) sono esseri senzienti e provano dolore, fortissimo nel caso della bollitura quando sono ancora vivi.
Eppure evitare questo tipo di disumana tortura sarebbe semplice se soltanto fossero diffusi, sia nelle case e tanto più nei ristoranti, i metodi alternativi.
Il più pratico e semplice è quello del “taglio rapido”, che funziona così:
  • Mettete l’aragosta in freezer per 15–20 minuti: la raffreddate e la rallentate, riducendo il movimento e lo stress.
  • Preparate un coltello affilato e robusto e un tagliere stabile.
  • Mettete l’aragosta con il dorso verso di te.
  • Individuate il cervello, che si trova nella testa, tra gli occhi, appena sotto la corazza.
  • Con un colpo deciso e sicuro, infilzate il coltello nella testa, all’altezza del cervello, in modo da uccidere l’animale istantaneamente
  • Se fatto correttamente, con questo metodo l’aragosta non percepirà dolore.
  • Dopo l’uccisione, cucinate immediatamente l’aragosta nel modo che preferite: bollita, al vapore, al forno o sous-vide.
Altri metodi che non si traducono in una tortura per l’aragosta al momento di cucinarla, sono:
  • Lo stordimento elettrico: è considerato il metodo più rapido e umano. Esistono dispositivi specifici (come il Crustastun) che rendono l’animale incosciente in una frazione di secondo prima della cottura.
  • Il raffreddamento estremo (Criosospensione): gli animali possono essere immersi in una miscela di acqua e ghiaccio (“ice slurry“) o esposti a temperature molto basse in aria fredda per indurre uno stato di torpore e incoscienza prima dell’uccisione.

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