Baobab, il centro di accoglienza per immigrati che accetta solo oggetti. Perché chiuderlo?

Niente soldi e niente sprechi, ma solo cibo, vestiti e medicine. A Roma, sulla Tiburtina, già accolte 40mila persone. Il centro è gestito direttamente dagli immigrati. Un contenzioso con il proprietario lo ha messo ko.

CENTRO ACCOGLIENZA BAOBAB ROMA –

Se volete avere un’idea di un Centro per gli immigrati che funziona bene, senza sprechi di denaro pubblico, senza ricevere soldi che poi nessuno sa dove finiscono, senza alimentare rabbia e violenza, date uno sguardo (anche attraverso la pagina Facebook) all’associazione romana Baobab. Purtroppo da alcuni giorni il centro Baobab è chiuso, per un problema burocratico che riguarda il proprietario dell’immobile. Speriamo che non sia una decisione definitiva e irreversibile.

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CENTRO SOCIALE BAOBAB –

Siamo in una ex vetreria sulla Tiburtina, dove i volontari di Baobab sono riusciti a creare un centro con oltre 200 posti letti per gli immigrati, una mensa per pranzo e cena, e uno snodo per la distribuzione di cibo e vestiti. Ogni notte qui dormono almeno 300 persone, ma in alcuni giorni arrivano anche a 800, in gran parte provenienti dal Corno d’Africa (Eritrea, Somalia ed Etiopia), e si distribuiscono in media 500 pasti al giorno. In fila, con le loro macchine, tanti cittadini arrivano al centro per fare donazioni.

BAOBAB: IL CENTRO DI ACCOGLIENZA GESTITO DAGLI IMMIGRATI –

Le caratteristiche del Baobab sono molto singolari. Innanzitutto il centro è gestito direttamente dagli immigrati. «Siamo un caso unico in Italia, e accogliamo in particolare gli africani che fuggono dalle guerre civili e dalla povertà. Abbiamo scoperto una grande solidarietà da parte dei cittadini romani…» racconta Daniel Zagghay, coordinatore del centro sulla Tiburtina. In secondo luogo, Baobab non prende soldi, né pubblici né privati. Ma accetta solo donazioni: cibo, vestiti, materassi, medicine. Tutto quanto può servire all’accoglienza degli immigrati. Infine, il quartiere ha accolto con molta benevolenza il centro, dove non si sono mai risse ed episodi di violenza. E finora da qui sono passati circa 40mila immigrati.

(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook del centro Baobab)

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