Prestiti per vacanze studio? Esistono soluzioni alternative

Per evitare la stipula di un prestito è possibile scegliere vacanze studio che, oltre all’apprendimento di una lingua straniera, offrono un lavoro retribuito

Durante il loro percorso formativo, sono in molti gli studenti che scelgono di andare all’estero per imparare una lingua straniera, con la speranza di rendere più appetibile il loro CV. Le famiglie che non hanno abbastanza soldi per sostenerne il costo scelgono i prestiti per vacanze studio. Ma il costo di una vacanza studio non deve necessariamente richiedere un prestito bancario.

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Una valida alternativa ai classici prestiti personali per studenti, è quella di trovarsi un lavoretto in loco così da mantenersi gli studi e fare maggiore pratica con la lingua. In aggiunta alla formula alla pari, vale a dire una famiglia estera che ospita in cambio di un aiuto domestico, sono nate delle nuove soluzioni pensate, però, per i soli maggiorenni.

L’associazione CTS (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) Italia ha lanciato, ad esempio, i pacchetti work and travel in Francia, in Spagna, a Malta, in Nuova Zelanda, in Australia e in Canada. Questa soluzione permette di partire in qualsiasi periodo dell’anno: i costi e la durata della permanenza variano a seconda della destinazione prescelta. È garantito un lavoro retribuito nelle strutture turistiche, nei ranch o nella famiglia ospitante.

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Sulla falsariga di CTS, altre agenzie, come Welcom Agency, Wep-Italia o Euroeduca propongono dei pacchetti che includono un corso di lingua straniera e un programma di lavoro retribuito per unire l’utile al dilettevole.

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