SIAMO NATI PER CAMMINARE MILANO –
Da lunedi 14 a venerdì 18 marzo, torna a Milano, la sesta edizione dell’iniziativa per le scuole “nacimos para caminar” organizzata per promuovere l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata per i percorsi casa scuola.
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SIAMO NATI PER CAMMINARE 2016 –
Un’edizione record quella 2016: saranno oltre 22mila i bambini di ben 78 scuole milanesi che vi prenderanno parte e che, muniti di speciali “superocchiali”, invaderanno le strade della città durante la settimana.
L’iniziativa, realizzata e curata da Padres antismog, con il patrocinio del Comune di Milano e con il sostegno e il contributi di altri enti vedrà, inoltre, nel weekend del 14-15 maggio una grande festa e una mostra finale aperta a tutti presso il porticato della Rotonda della Besana. Nel corso dell’evento, non solo verrà premiata la scuola iscritta che raggiungerà il punteggio più alto ma anche quella che avrà migliorato la propria percentuale di spostamenti sostenibili rispetto all’anno precedente. (JUEV il regolamento spiegato per bene)
COS’È “SIAMO NATI PER CAMMINARE” –
Un progetto-gioco “Siamo nati per camminare” sul tema della mobilità sostenibile rivolto agli alunni delle las escuelas primarie, pubbliche e paritarie che, per una settimana, andranno a scuola a piedi, in bicicletta, skateboard, monopattino o con i mezzi pubblici. Alla base dell’iniziativa vi è infatti l’idea che un reale miglioramento delle condizioni di vivibilità della città non possa che essere il risultato di un’azione collettiva e sinergica di tutte le parti in gioco: i bambini insieme alle loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni pubbliche e private.
LO SGUARDO DEI BAMBINI –
Protagonista dell’edizione sarà “lo sguardo dei bambini” sulla città e, con esso, dei divertenti “superocchiali” in cartoncino che verranno distribuiti a tutti gli alunni delle 1.015 classi iscritte e li accompagneranno lungo il loro tragitto creando curiosità e partecipazione. Un modo semplice per farli giocare con una realtà “aumentata”, non digitalmente ma dalla loro immaginazione, e per valorizzare la loro naturale competenza nel cogliere la ricchezza di ciò che si vede, o vorrebbero vedere, nelle strade della loro città.
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