
Slow Tourism nasce da un esigenza che il tempo ha trasformato in priorità : la salvaguardia delle risorse naturali e culturali attraverso la promozione di un turismo inteso non come fine in sé, ma come strumento di tutela e promozione dei territori.
L’associazione è mossa da una forma evoluta di associazionismo dove tutti apportano un valido contributo, dalla dedizione di persone sensibili alla tutela ambientale e alla valorizzazione delle località turistiche viste come bene comune da salvaguardare e, nel contempo, come strumento di crescita sociale ed economica delle economie locali e dall’impegno di imprenditori consapevoli della necessità di offrire un diverso tipo di ospitalità, incentrata non sullo sfruttamento ma anche sulla valorizzazione delle risorse locali attraverso l’adozione di buone pratiche e tramite la ricerca di nuove forme di cooperazione con gli attori del territorio. Ma anche dalla scelta consapevole di viaggiatori che organizzano vacanze per scoprire tradizioni e patrimoni naturali che fanno, di ogni territorio, un luogo unico da preservare e dalla partecipazione degli enti pubblici per rafforzare la diffusione di una cultura locale più consapevole e impegnata nella salvaguardia delle risorse locali.
Slow Tourism promuove l’acquisizione di comportamenti capaci di migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’ospitalità e di pratiche che riducono gli impatti ambientali generati dalla imprese turistiche.
Slow Tourism propone itinerari e pacchetti pensati per avvicinare i viaggiatori alla cultura locale, alle tradizioni, alle persone; Slow Tourism è un marchio di qualità che contraddistingue tutti coloro che scelgono di fare e di rendere possibili vacanze sostenibili e responsabili.
La sede centrale è situata nel centro Italia, in Umbria, ma l’associazione è presente in molte regione Italiane (come Marche, Sicilia, Campania, Abruzzo e Molise) e nelle altre sta crescendo rapidamente. Tuttavia, poiché “turismo” significa viaggiare, visitare conoscere luoghi e incontrare persone, Slow Tourism non può che incuriosire e attirare l’attenzione oltre i confini nazionali. La crescita di Slow Tourism all’estero è una realtà: in Bulgaria ed in Bosnia e Erzegovina persone interessate al turismo sostenibile stanno dando vita a delle associazioni per promuovere il “turismo lento”. Nuovi legami stanno inoltre nascendo negli altri paesi.
La rete europea del turismo sostenibile e responsabile presto renderà possibili vacanze in armonia con l’ambiente per restituire ai territori il loro antico valore e significato.