Moda etica in Calabria: la storia di Cangiari un marchio di abiti fatti a mano con tessuti bio
Nel cuore di una regione devastata dalla malavita e dalla disoccupazione cento persone lavorano in questa impresa. Grazie a un vescovo molto sveglio.
Nel cuore di una regione devastata dalla malavita e dalla disoccupazione cento persone lavorano in questa impresa. Grazie a un vescovo molto sveglio.
La creatività e la manualità unite dall’idea del riciclo: i raffinati gioielli e le composizioni di Camilla Pietropaoli nati grazie al riutilizzo di camere d’aria usate.
“Made in Testaccio” è un laboratorio sartoriale che si occupa del recupero e del riuso dei tessuti provenienti non solo da capi usati ma anche da intere collezioni di vestiti mai indossati e rimasti invenduti all’interno dei negozi di abbigliamento.
L’idea è di tre giovani imprenditori di Barletta: Antonella Semeraro, Michela Rociola e Riccardo Di Chio. Nelle loro mani la tradizione dell’artigianato si unisce alla filosofia del riuso.