Scozia, le rinnovabili possono coprire fino all’80% della produzione

Visti gli attuali standard di generazione il governo scozzese dichiara di sentirsi pronto per fissare standard energetici piu’ elevati. Il mercato e’ pronto e le previsioni puntano alla creazione di circa 80mila nuovi posti di lavoro nell’indotto La Scozia punta tutto sulla green economy. A rivelarlo il Primo Ministro scozzese Alex Salmond che ha annunciato […]

Visti gli attuali standard di generazione il governo scozzese dichiara di sentirsi pronto per fissare standard energetici piu’ elevati. Il mercato e’ pronto e le previsioni puntano alla creazione di circa 80mila nuovi posti di lavoro nell’indotto
La Scozia punta tutto sulla green economy. A rivelarlo il Primo Ministro scozzese Alex Salmond che ha annunciato un piano per l’incremento della produzione di energia rinnovabile che aumenta il contributo delle eco-energie dal 50 all’80% sul totale generato all’interno del paese entro il 2020. Il target fissato nel 2007 sta dunque per essere superato: probabilmente nel 2011 il paese riuscira’ a produrre il 31% dell’energia totale sfruttando fonti pulite. Ma adesso il governo scozzese ha stabilito che, visto quanto ottenuto fino ora, gli obiettivi possono diventare piu’ ambiziosi: con pochi cambiamenti nella politica attuale la Scozia potra’ puntare a mete piu’ ambiziose, da raggiungersi entro il 2020 sfruttando gli attuali 7 GW istallati. Parte della potenza e’ ancora in costruzione, parte e’ gia’ funzionante e il potenziale a carico della diffusione di impianti per lo sfruttamento dell’energia marina della Scozia dovrebbe riuscire, senza troppa fatica, a superare il target del 50% entro il 2020.
“La Scozia e’ in una posizione ideale per contribuire alla conduzione della rivoluzione rinnovabile e, tenendo conto dei livelli di investimento previsti per il prossimo decennio, credo sia giunto il momento di puntare piu’ in alto e andare oltre” ha dichiarato il ministro Salmond aggiungendo come da solo il mercato legato allo sviluppo dell’energia eolica off-shore potrebbe portare alla creazione di 28mila nuovi posti di lavoro diretti all’interno della regione, con piu’ di 60mila occupati all’interno delle industrie a basso tenore di carbonio entro il 2020.

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