Fairphone, lo smartphone etico che rispetta ambiente e lavoratori

Assoluta trasparenza sulla provenienza delle materie prime e sulle condizioni dei lavoratori impiegati: sono già stati venduti oltre 16mila smartphone "etici" dell'azienda olandese

FAIRPHONE – Vi siete mai chiesti qual è il reale impatto, non solo ambientale ma anche etico di un oggetto come lo smartphone? I cellulari intelligenti fanno ormai parte di gran parte dei momenti della nostra vita. Li usiamo per telefonare, certo, ma anche per connetterci a Internet, scrivere e ricevere mail, come navigatore per trovare la giusta strada, senza contare le innumerevoli applicazioni – ne spuntano ogni giorno come funghi – che rispondono ai più disparati bisogni quotidiani. E sui loro possibili usi si potrebbe proseguire quasi all’infinito. Alcuni dei minerali necessari all’assemblamento degli smartphone si trovano in Paesi retti da governi dittatoriali o sconvolti da conflitti sanguinosi, nei quali i diritti dei lavoratori non sono sempre rispettati.

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Ebbene, queste domande se le è fatte un’azienda olandese che a partire dal 2010 ha messo in cantiere la creazione di “Fairphone” (letteralmente “telefono giusto”), un dispositivo prodotto secondo una filiera e una filosofia rispettose dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Un obiettivo ambizioso in un settore, come quello della tecnologia, dominato da marchi colossali e che segue logiche globalizzate di mercato. Ma pur in queste difficili condizioni il progetto Fairphone è riuscito a sopravvivere, ottenendo nel corso degli anni anche contributi da parte di privati, imprese e onlus, ed è ora arrivato ad un passo dalla commercializzazione. Dopo una campagna di pre-ordini, a giugno 2013 (dopo aver raggiunto quota 5mila) è cominciata l’effettiva produzione: finora sono stati venduti oltre 16mila Fairphone su 35mila.

L’eticità di Fairphone si basa sull’assoluta trasparenza riguardo alla provenienza delle materie prime, alle condizioni e ai diritti riconosciuti alle risorse umane impiegate e quindi sull’impatto complessivo dello smartphone da un punto di vista ecologico e sociale. Tutte informazioni che vengono condivise e messe a disposizione in Rete, con un occhio di riguardo all’intera vita del prodotto e quindi a predisporre gli strumenti necessari per un suo corretto smaltimento. Lo scopo è quello di fare di un oggetto ormai così diffuso il punto di partenza per avviare un movimento virtuoso, “per cambiare con un telefono il modo in cui le cose sono prodotte e ridefinire l’economia”. Il Fairphone è un dispositivo con sistema operativo Android 4.2, un processore quad-core, un display da 4.3 pollici e due fotocamere da 8 e 1,3 megapixel. Il suo prezzo è in questo momento fissato a 310 euro.

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