Oneri di sistema: uno spreco che paghiamo noi

Spese che gonfiano le bollette, dai soldi per smantellare le centrali nucleari agli sconti alle Ferrovie dello Stato. Ma che non ci azzeccano nulla con la fornitura di corrente elettrica.

oneri di sistema
Dentro c’è di tutto e di più. I soldi per smantellare e riconvertire le centrali nucleari, cosa che poi nessuno fa; gli sconti alle Ferrovie dello Stato; le agevolazioni ad alcune imprese chiaramente energivore. Di tutto di più tranne quello che serve a un consumatore. Gli oneri di sistema sono un autentico spreco, che alla fine gonfia la bolletta: andrebbero semplicemente scorporati e messi a carico delle diverse spese di bilancio alle quali si riferiscono. E con questo le bollette avrebbero finalmente una caduta verticale.

ONERI DI SISTEMA

Il lato oscuro dei continui aumenti delle bollette e sempre sulla pelle dei consumatori, non è solo l’accondiscendenza delle Autorità di garanzia, e del governo, ai continui salassi, quanto una voce della bolletta poco nota, ma determinante ai fini del costo della corrente elettrica per uso domestico. In bolletta compare solo una scritta molto generica, e poco trasparente, intitolata Oneri di sistema. Valgono tra il 40 e il 50 per cento del conto-energia che le famiglie pagano, ed è una voce fissa, dunque non modificabile.

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COSA SONO GLI ONERI DI SISTEMA

Di che cosa si tratta? Con molta fantasia, e anche con estrema furbizia, negli anni i governi hanno inserito in questa voce una serie di costi che sarebbero dovuti andare a carico della fiscalità generale, e invece passano tutti per il portafoglio delle famiglie. Gli incentivi alle fonti rinnovabili e alle energie “pulite”. Lo smantellamento delle centrali nucleari, tutte ancora in piedi. I finanziamenti della ricerca del settore. Le agevolazioni alle imprese particolarmente energivore e alle famiglie povere. I contributi alle Ferrovie dello Stato. Di tutto, di più.

ONERI DI SISTEMA BOLLETTA ELETTRICA

Facciamo tre esempi per capire il meccanismo perverso. L’Italia è andata molto avanti nelle rinnovabili, ma questa scelta di politica energetica, che i governi avrebbero dovuto finanziare con il budget destinato alla politica industriale, è stata pagata dai consumatori. E, attenzione, i soldi, che continueremo a pagare per altri vent’anni, quasi sempre sono andati a grandi fondi di investimento, stranieri, che hanno giocato al Monopoli con i maxi-impianti fotovoltaici. In pratica i consumatori, le famiglie, hanno pagato la speculazione dei pannelli, grazie alla nota voce in bolletta Oneri di sistema. Tutti siamo favorevoli al fotovoltaico e all’eolico, ma per piccoli impianti non certo per le speculazioni finanziarie, e in ogni caso se lo Stato vuole incentivare questi impianti, deve mettere mano al portafoglio, e non passare per le tasche dei cittadini.

Immaginate, per esempio, che lo Stato decida di fare un grande piano di edilizia popolare per dare una casa ai più giovani a prezzi vantaggiosi e non di mercato. Che cosa fa? Mette una tassa, sotto la voce Oneri di sistema, su ogni contratto di locazione per finanziare la sua politica di edilizia popolare?

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SOGIN E ONERI DI SISTEMA

Ancora più incredibile la storia del nucleare. Esiste una società pubblica, controllata dal ministero dell’Economia, si chiama Sogin, che ha come mission lo smantellamento e la riconversione delle centrali nucleari presenti nel Paese. Bene: lo Stato che cosa fa? Mentre questa società vivacchia, senza concludere granché, il conto per lo smantellamento delle centrali nucleari cresce giorno dopo giorno, e viene caricato sempre sulla bolletta delle famiglie, e sempre sotto la generica voce Oneri di sistema. Domanda: se lo Stato non è capace di chiudere il capitolo del nucleare, dopo decenni, per quale motivo questi ritardi e questi sprechi devono essere addebitati alle famiglie quando accendono le luci delle loro case o quando fanno funzionare un frigorifero?

FERROVIE DELLO STATO E ONERI DI SISTEMA

Poi c’è il caso delle Ferrovie dello Stato. A questo gruppo viene concesso un maxi-sconto per l’acquisto di energia, utile per migliorare il suo bilancio. Sono soldi che dovrebbero servire anche per finanziare i collegamenti dei treni dei pendolari: ma per quale motivo devono pagare i consumatori di energia?

La conclusione è chiara. Attraverso la voce Oneri di sistema la bolletta energetica delle famiglie è diventata un bancomat a disposizione dei governi per mettere soldi su diversi tavoli della politica energetica nazionale. Più o meno come accade con il costo della benzina. Con una differenza, però: l’automobile è una scelta libera e individuale del consumatore, l’energia è indispensabile per tutti. E tutti sono costretta a pagarla.

L’assurdità del meccanismo, una volta tanto, è stata riconosciuta anche dall’Autorità dell’Energia che per alcuni mesi ha semplicemente congelato il costo degli Oneri di sistema per non appesantire troppo, in coincidenza degli aumenti tariffari, la bolletta delle famiglie. È una sospensione temporanea, e quando sarà eliminata tutto tornerà come e peggio di prima, a meno che il governo non decida, una volta per tutte, di azzerare la voce Oneri di sistema e di mettere a carico della fiscalità generale i suoi costi. Nel frattempo gli italiani si ritrovano a pagare una vera bolletta bis per la loro corrente elettrica.

SI POSSONO NON PAGARE GLI ONERI DI SISTEMA?

Purtroppo il singolo consumatore non può sfuggire agli oneri di sistema e deve comunque pagarli. L’unica eccezione è quando produce in autonomia energia da un impianto solare e rilascia energia in eccesso alla rete distributiva. In questo caso, infatti, l’alimentazione richiesta viene ricondotta a un’attività di produzione di energia in senso stretto e dunque esonerata dall’ aggravio degli oneri di sistema.

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