RiciCletta: dove si recuperano bici e persone

RiciCletta ha salvato più di 2mila biciclette, effettuato 5mila manutenzioni e 1170 noleggi e ricevuto mille bici in donazione. Salvando biciclette dalla spazzature a vite umane dalla marginalità

A guardare nei garage o nelle soffitte, troveremmo di sicuro una o due biciclette inutilizzate e lasciate a prendere polvere. Magari ammaccate, dismesse per un  cambio di taglia, perché i bambini sono cresciuti, per esigenze diverse o forse per quella gomma bucata che non abbiamo mai riparato. A salvare queste biciclette dall’abbandono e dalla spazzatura, riciclandone i pezzi di ricambio quando non è possibile  salvarne il telaio o l’intero corpo, ci pensa RiCicletta, laboratorio e ciclofficina a Ferrara, che si occupa proprio di rimettere a nuovo le bici recuperate attraverso libere donazioni di privati cittadini o di associazioni e di venderle a prezzi calmierati.

RICICLETTA FERRARA

In una delle città italiane che più valorizza il cicloturismo e la mobilità ecosostenibile su due ruote, tanto da meritarsi l’appellativo di “città delle biciclette”, l’Officina Ricicletta è un fiore all’occhiello dei servizi ai ciclisti, un esempio di economia circolare che funziona: nata nel 2002 proprio con l’idea di aggiustare e rimettere su strada le numerose biciclette abbandonate in città, nei cortili o dentro i garage e le soffitte.

Ciò che dunque era destinato a diventare rifiuto, ottiene una seconda vita grazie agli operatori del laboratorio, che intervengono per salvarle tutte o in parte. Con un successo incredibile: dal 2015 al 2020, RiciCletta ha salvato più di 2 mila biciclette, effettuato 5 mila manutenzioni, 1170 noleggi e ricevuto mille bici in donazione dai privati.

officine ricicletta ferrara

RICICLETTA

Non solo: i numeri del progetto sono importanti anche per quanto riguarda il lato sociale del lavoro e delle opportunità create per tutti e tutte. In cinque anni più di 30 persone, (attualmente ne sono impiegate quattro), con oltre 26 mila ore di tirocinio e altre forme di inserimento professionale. Già, perché Ricicletta non è solo un percorso di economia circolare, sostenibilità e attenzione per l’ambiente: è un vero e proprio sentiero di inclusione sociale, dove lavorano e si formano persone che si trovano in uno stato di cosiddetto svantaggio sociale. Come specifica il capo-officina, Davide Parziale, in un’intervista al quotidiano La Nuova Ferrara: «Questo è un laboratorio “protetto” che Comune e Asl hanno voluto creare». Negli anni, infatti, Ricicletta ha creato percorsi di reinserimento sociale per persone a rischio in accordo con la legge 381 del 1991, che prevede l’inserimento lavorativo di persone con disabilità fisiche o mentali, tossicodipendenti o alcolisti in recupero, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione. Ed è proprio con la casa circondariale della città che ha stretto una collaborazione per la produzione di camere d’aria.

PER APPROFONDIRE: Nel palazzo confiscato alla mafia nasce un’officina per le biciclette

ricicletta

CICLOFFICINA RICICLETTA FERRARA

L’Officina RiCicletta è un buon mix di operatori sociali e volontari, gestita dalla Cooperativa Sociale Il Germoglio, onlus nata nella città estense nel 1991 con l’obiettivo di progettare servizi educativi per bambini ed adolescenti.
Nonostante il grande valore umano, ambientale e sociale del progetto, apprezzato e ben inserito nella comunità, l’officina ha comunque rischiato di restare senza casa, senza un luogo per proseguire le proprie attività. Fino allo scorso mese di settembre, infatti, RiCicletta aveva trovato uno spazio nell’ex Mercato Ortofrutticolo, in via Darsena, ma, complice il cambio di amministrazione della città, era arrivato il precetto di sfratto con scadenza a fine mese: Il Girasole, quindi, aveva deciso di lanciare una petizione sulla piattaforma online Change per salvare la casa dell’officina. La risposta della città era stata entusiasta, con centinaia di firme in poche ore stringendosi intorno al progetto per chiedere al Comune di Ferrara non solo di dare al progetto una nuova sede, ma anche di trovarne una in zona più centrale. La fine del 2020 ha comunque permesso di risolvere il contenzioso, assegnando una nuova sede della Factory Grisù, frutto di un accordo proficuo raggiunto tra Il Germoglio e il Comune di Ferrara.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook della Coop. Onlus Il Germoglio)

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