Può una sfida cambiare il mondo? Sì, se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul pianeta. In occasione dell’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico che torna sabato 23 marzo dopo aver coinvolto l’anno scorso oltre 2 miliardi di persone in 7000 città e 152 Paesi in un suggestivo giro del mondo a luci spente, il WWF lancia anche in Italia “I will if you will, Io farò se tu farai”: la piattaforma globale che vede celebrities – in Italia tagliano il nastro Lillo&Greg – cittadini, ma anche istituzioni e imprese sfidare il mondo a intraprendere azioni sostenibili e ridurre la propria impronta sul pianeta.
Inizia così, dall’attivazione di azioni concrete di sostenibilità ai vari livelli delle nostre società, la maratona di avvicinamento all’Ora della Terra, che nelle prossime settimane coinvolgerà i cittadini di tutto il mondo in una fitta serie di iniziative speciali per marcare l’urgenza di cambiare le cose. È infatti ormai chiaro che il cambiamento climatico – una delle più gravi crisi globali che il mondo si trova ad affrontare, che nel 2012 ha visto la riduzione massima della banchisa artica estiva, che ha contribuito alle drammatiche siccità, alluvioni e fenomeni meteorologici estremi che stanno devastando il pianeta e che promette di trasformare il 2013 in uno degli anni più caldi di sempre (guarda la scheda) – sta minacciando in modo sempre più rapido e violento ecosistemi, specie e la vita di milioni di persone. Ed è dovuto principalmente alle attività umane, con emissioni globali in costante aumento e la concentrazione di CO2 nell’atmosfera che nel gennaio 2013 ha raggiunto la cifra record di 395 parti per milione. Un allarme oggi condiviso non solo dagli ambientalisti ma anche da autorevoli scienziati e organismi internazionali come la Banca Mondiale, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il World Economic Forum e non ultimo il presidente americano Barack Obama, che ha posto la lotta al riscaldamento globale tra le priorità del suo secondo mandato.