Futuro 1 / Uso delle risorse e crescita economica

Migliorare l’efficienza e il riciclaggio o triplicare l’uso di risorse entro il 2050? Su carta la risposta sarebbe scontata, ma nella realtà dei fatti scegliere fra queste due opzioni è stato fino ad oggi difficile. Difficile ma necessario come dimostrano due importanti relazioni presentate questa mattina dalla Commissione europea e dal programma ambientale delle Nazioni […]

Migliorare l’efficienza e il riciclaggio o triplicare l’uso di risorse entro il 2050? Su carta la risposta sarebbe scontata, ma nella realtà dei fatti scegliere fra queste due opzioni è stato fino ad oggi difficile. Difficile ma necessario come dimostrano due importanti relazioni presentate questa mattina dalla Commissione europea e dal programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) dedicate da un lato al tema del riciclaggio dei metalli e dall’altro alla dissociazione dell’uso di risorse naturali dalla crescita economica. Due differenti rapporti che evidenziano però allo stesso modo la necessità di un mutamento radicale nel modo in cui l’umanità è abituata a “prendere” dal pianeta.

Dallo studio Recycling Rates of Metals: A Status Report emerge che nonostante l’industria lamenti la scarsezza e i prezzi elevati di certi metalli rari, attualmente di questi solo 18 vengono convenzionalmente riciclati in misura superiore al 50%; per la maggioranza dei metalli questo tasso non raggiunge nemmeno l’1%, destinando il resto alla discarica una volta al termine del ciclo di vita del prodotto. Il tasso di riciclaggio di metalli come il ferro e l’acciaio, il rame, l’alluminio, il piombo e lo stagno varia invece dal 25% al 75% a livello mondiale, ma con percentuali più basse in alcune economie emergenti. Intervenire su questo fronte, aumentando i tassi di recupero, in particolare nei paesi in via di sviluppo, permetterebbe di risparmiare miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra, senza contare il fatto che riciclare i metalli è da due a dieci volte più efficiente dal punto di vista energetico che fonderli dopo l’estrazione dalle miniere.

“Dalle relazioni – ha dichiarato Janez Potocnik, commissario responsabile per l’ambiente – emerge che è urgente ripensare l’economia in termini di uso efficiente delle risorse. Le sfide che ci aspettano sono enormi, ma sono convinto che saremo all’altezza. La Commissione sta finalizzando una tabella di marcia per un uso efficiente delle risorse in Europa, che stabilisce un calendario modulare e prepara il terreno per le misure da adottare in futuro. Occorre un dialogo effettivo tra gli Stati membri perché ci aspettano decisioni gravi in settori come le riforme fiscali e la soppressione dei sussidi inefficaci.”

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