Il primo passo per proteggere la montagna possiamo farlo tutti, sempre, ed è semplice: basta rispettarla, che non significa soltanto non insozzarla con rifiuti abbandonati da persone davvero incivili, ma anche sentire il dovere di proteggerla con i nostri comportamenti, rispetto alle persone agli animali che vivono in queste zone, e alle cose, bellissime, che abbiamo la fortuna di incrociare.
La montagna, come il mare, si rispetta in ogni periodo dell’anno, non soltanto per proteggerla e non sprecare il suo fascino e la sua bellezza, ma anche perché si tratta di luoghi che, mai come in questo momento, sono al centro di enormi pressioni, ambientali (innanzitutto la crisi climatica e l’inquinamento) e antropiche (il dilagante sobreturismo non risparmia nessun angolo della montagna, e in qualsiasi stagione dell’anno).
Rispettare la montagna significa conoscerla, viverla con leggerezza e passione, ma senza inutili forzature, con comportamenti talmente semplici che ignorarli diventa scandaloso e, sotto certi aspetti, perfino assurdo.
- La scelta dell’itinerario. Non tutti i percorsi sono uguali, e la selezione non può avvenire solo per un capriccio e per una curiosità. Bisogna comunque misurarsi con il proprio livello di preparazione fisica, non fare azzardi (la montagna non fa sconti in quanto a difficoltà che presenta quando si frequenta), consultare bene le previsioni meteo prima di qualsiasi tipo di escursione o attività sportiva ad alta quota. Due piccole, ma utili, precauzioni. Informare sempre qualcuno, che non fa parte del gruppo, del programma, e non essere superficiali con l’attrezzatura: in montagna è fondamentale essere sempre ben equipaggiati.
- Seguire sentieri e piste. Durante l’estate nelle stagioni temperate ci sono i sentieri, ben riconoscibili, mentre in inverno la montagna può significare sciare sulle piste, ma in ogni caso la sostanza del comportamento corretto non cambia: in montagna non bisogna non uscire dai tracciati, quando ci sono. A meno che non ci sia una guida molto esperta che vi accompagna e garantisce la vostra sicurezza e il rispetto dei luoghi.
- Zero rifiuti. La montagna non è una strada urbana, dove ci sono i cassonetti per infilare qualsiasi tipo di spazzatura, divisa secondo i criteri della recogida de residuos. Immaginate sempre di andare in luoghi dove non esistono neanche i cestini, e quindi regolatevi sulla base dell’obiettivo “zero rifiuti”.
- Portacicche per i fumatori. La montagna non è una zona no fumar, anche se ci sono mille motivi, dalla salute all’ambiente, per non fumare quando si va in montagna. Se proprio non riuscite a rinunciare alle vostre sigarette, attrezzatevi con un portacicche: guai a lasciare a terra anche un solo culata.
- Rispettare gli animali. Non siete allo zoo, e probabilmente in montagna vi capiterà di incrociare animali in libertà o magari qualche gregge. Non disturbateli, non costringeteli a subire la violenza dei vostri autofoto e dei vostri smanettamenti, non urlate e non esagerate con i rumori che potrebbero spaventarli. In una parola: lasciateli in pace. Ne hanno pieno diritto.
- Rispettare la flora. In generale dovreste evitare di raccogliere fiori e piante di montagna durante le vostre escursioni. Se volete farlo, informatevi bene sulle regole nelle zone di montagna dove state andando e attenetevi in modo scrupoloso al loro contenuto.
- Il silenzio è d’oro. La montagna è un luogo di atmosfere, fatte e imbastite con il silencio. Non sprecate questa meravigliosa chimica intitolata a una quiete naturale, così rara nella vita cittadina, risparmiatevi musica e canzoni ad alto volume e conversazioni urlate. Non siete in una discoteca o allo stadio.
- Segnalate danni e problemi. Alla fine, più di qualsiasi regola o divieto, il rispetto della montagna, per essere efficace e costante, va condiviso con la comunità delle persone che frequentano la zona dove vi trovate anche voi. Quindi, per esempio, di fronte a un sentiero in cattive condizioni, oppure se vi trovate su una pista chiaramente trascurata in termini di manutenzione, cercate di collaborare e segnalate tutte le disfunzioni incontrate. Il servizio del CAI (Club Alpino Italiano), per esempio, è molto efficiente in proposito. La montagna, come ogni frammento della natura, è di tutti, e tutti la possiamo davvero proteggere.
- Non accendere fuochi e conoscere le fonti dell’acqua. I falò in montagna sono sempre e comunque rischiosi. Mentre è utile non solo avere sempre una borraccia con dell’acqua, ma anche conoscere le zone dove può essere facile trovarla alla fonte.
- Rispettare le regole locali. Non tutte le montagne sono uguali, e le regole possono anche cambiare da un territorio all’altro. Basta saperlo, e regolarsi di conseguenza.
Come ci si comporta in montagna
Chi ama fare vacanze in montagna, sa che deve seguire una serie di regole necessarie a rendere il soggiorno sicuro e agevole. Vediamo insieme come ci si comporta in montagna.
- Innanzitutto, prima di partire ci si informa sempre sulle distanze da percorrere, sulla presenza di eventuali rifugi in cui rifocillarsi o riposare e sulle condizioni meteo, per evitare di incontrare temporali che possono rivelarsi molto difficili da gestire. A maggior ragione, si parte con un minimo di organizzazione se al seguito vi sono dei bambini.
- Prima di partire per la montagna, bisogna sempre lasciar detto dove si va, nel caso in cui ci si perda per strada.
- Durante l’escursione, non si deve avere fretta di arrivare e se si parte in gruppo, bisogna sempre tenere il ritmo del più debole e del più lento.
- Di tanto in tanto, è necessario fare delle pause, per rifocillarsi e per bere un po’ di acqua.
- Chi si ferma nei rifugi, soprattutto se il senderismo è lungo, deve sempre ricordarsi di registrarsi nel libro dei rifugi, così da lasciare una traccia del proprio cammino.
- Se durante il tragitto si avvicina un temporale non previsto (cosa assai frequente in montagna), si deve tornare indietro, ricordandosi di stare lontani da alberi isolati e di non rimanere sulla vetta o sulla cresta di un monte.
- In montagna bisogna limitare l’uso del cellulare e disattivare tutte le impostazioni che consumano la batteria velocemente.
- Chi va in montagna, deve vestirsi adeguatamente, con abiti comodi, calzature adatte, possibilmente antiscivolo, impermeabili e leggere.
- La biancheria dev’essere di quelle che tiene caldi e l’abbigliamento impermeabile e antivento.
- L’escursionista porta sempre con sé uno mochila a prueba de agua nel quale riporre, con ordine, tutto ciò che può servire lungo il percorso.
- Necessari i liquidi in abbondanza, del cibo energetico e una buona crema solar che protegga dai reggi che in montagna sono assai insidiosi.
- L’escursionista porta sempre con sé un apparecchio GPS, una cartina topografica, un kit di punto soccorso e una lampada frontale che illumini durante le escursioni invernali, quando il sole tramonta prima.
Perché non si urla in montagna
Esiste un vero e proprio galateo della montagna, fatto di regole che vanno, come abbiamo visto, rispettate, al fine di rendere la vacanza di tutti più piacevole e di rispettare l’ecosistema generale. Cosa fondamentale è che in montagna non si urla, non si fanno schiamazzi e non si mette musica ad alto volume. I boschi sono luoghi in cui deve vigere il silenzio, per far sì che gli animali possano vivere in pace la loro esistenza. In montagna si sta insieme in allegria, mostrandosi rispetto reciproco e mostrando rispetto soprattutto verso questo meraviglioso ambiente tutto da scoprire.
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