Ecco la prima cantina autosufficiente: non consuma energia e il vino è ottimo

Si trova in Toscana, precisamente a Montepulciano, ed è un’azienda agricola a impatto zero. Stiamo parlando della società vinicola Salcheto, la prima in Italia a possedere una cantina off grid e quindi completamente scollegata dalla rete elettrica e totalmente autonoma dal punto di vista energetico. Il progetto, fortemente voluto dal proprietario, l’imprenditore Michele Mannelli per […]

Si trova in Toscana, precisamente a Montepulciano, ed è un’azienda agricola a impatto zero. Stiamo parlando della società vinicola Salcheto, la prima in Italia a possedere una cantina off grid e quindi completamente scollegata dalla rete elettrica e totalmente autonoma dal punto di vista energetico.

Il progetto, fortemente voluto dal proprietario, l’imprenditore Michele Mannelli per produrre dell’ottimo vino senza però mettere da parte il rispetto dell’ambiente ha richiesto notevoli investimenti ma, a un anno dalla sua realizzazione, i risultati sono decisamente notevoli.

La cantina che si sviluppa su una superficie di 3.400 metri quadrati è stata realizzata con il coinvolgimento delle istituzioni, del mondo universitario e di imprese pubbliche e private: è la “cantina ideale” per la lavorazione del Sangiovese ma anche un perfetto “edificio ecologico” che rispetta il comfort e la sicurezza degli addetti.

Particolare il sistema di approvvigionamento energetico basato sul risparmio energetico: la cantina è infatti dotata di grandi tubi che fungono da collettori solari e convogliano la luce solare all’interno, giardini verticali e col recupero di ventilazioni naturali fredde notturne che isolano dal caldo estivo e infine macchine vinificatrici che sfruttano il gas autoprodotto dal processo di fermentazione per movimentare i vini. Il resto dell’energia viene ricavata invece dall’utilizzo delle biomasse prodotte in azienda, dal geotermico che sfrutta 900 metri di sonde interrate a bassa profondità lungo i filari e dal fotovoltaico.

“L’investimento specifico in tecnologia per l’efficientamento energetico e le rinnovabili è stato pari a 350mila euro, ma abbiamo calcolato un risparmio di circa 46mila euro di bollette all’anno”, cosi Manelli ha spiegato i costi dell’operazione.

La cantina può contare inoltre su un gruppo di ricerca stabile composto da esperti del settore vinicolo che si occupano di promuovere l’etica ambientale anche in un settore diverso dai soliti. Tra gli obiettivi raggiunti: la scelta di confezionare il vino in bottiglie prodotte in Italia e ottenute al 100 per cento dal riciclo ma soprattutto, la realizzazione di uno speciale calcolatore per misurare l’impronta in termini di emissioni di gas serra legata alla produzione di una bottiglia di vino.

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