Il primo casello autostradale che genera energia grazie alle auto che vi transitano: è in Italia, sulla A28

Una corsia di decelerazione progettata per produrre energia pulita grazie alle auto che la attraversano. Collegata a un generatore, trasforma il rallentamento dei veicoli in energia elettrica. In un anno si possono generare fino a 100mila chilowattora, pari al fabbisogno di un'intera scuola

casello autostradale che produce energia

Quando si arriva nei pressi della sbarra del casello autostradale solitamente si rallenta. Ed è proprio da quella decelerazione che alcuni fisici e ingegneri italiani hanno deciso di partire per produrre energia. Il concetto, semplificato, è fisicamente vicino al moto ondoso delle onde marine: le auto, rallentando, producono energia cinetica che può essere trasformata in elettrica attraverso un generatore.

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CASELLO AUTOSTRADALE CHE PRODUCE ENERGIA

La start-up Underground Power, dei milanesi Massimiliano Nosenzo e Andrea Mario Corneo, ha pensato di sfruttare il traffico autostradale per generare elettricità tramite una semplice pedana in asfalto, dal nome evocativo. Lybra, così si chiama lo speciale dispositivo, non è altro che una pedana a filo asfalto, come una breve corsia di decelerazione, che genera elettricità tramite la frenata delle auto che la percorrono.

Al passaggio delle auto la pedana si deforma:si allunga e si tende, e deformandosi, aumenta la forza di attrito necessaria al rallentamento dei veicoli. L’attrito è un fenomeno fisico naturale, e solitamente sprigiona energia sotto forma di energia cinetica, la quale si dissipa molto facilmente. Ma Lybra, ribassandosi di 3 cm, va ad attivare un generatore che fa diventare elettrica l’energia sprigionata durante la frenata, fungendo anche da storage poiché altrimenti si perderebbe nell’atmosfera. Con un’altra buona notizia: i freni, grazie a Lybra, si consumano molto meno.

casello autostradale che produce energia
La pedana Lybra vista dall’alto

PEDANA IN ASFALTO CHE PRODUCE ENERGIA

Dopo un progetto pilota della durata di 9 mesi nella strada di accesso del centro commerciale di Rescaldina, in provincia di Milano, e successivamente ad Altavilla Vicentina, i giovani startupper hanno verificato che la tecnologia di loro invenzione funziona sul serio: hanno prodotto circa 100mila kwh di energia elettrica in un anno, ossia la quantità di energia che serve solitamente per far funzionare un’intera scuola.

Hanno così continuato sulla strada del perfezionamento e della sperimentazione del progetto Lybra, arrivando a testarla, ed installarla sulla corsia telepass presso il casello dell’Autostrada A28 Cordignano, per la precisione in uscita e in entrata. Ben due pedane che sfruttano i circa 5600 accessi giornalieri per arrivare a generare fino a 15.770 kWh all’anno, più o meno l’intero fabbisogno di circa cinque case abitate da quattro persone.

PROGETTO LYBRA UNDERGROUND POWER

Non solo energia elettrica praticamente a costo zero, ma anche e soprattutto vantaggi di tipo ambientale. Producendo energia elettrica senza materiali di scarto, e 11.000 tonnellate di anidride carbonica in meno.

L’energia prodotta dalla pedana di Cordignano, comunque, per ora potrà essere consumata soltanto in loco, ad esempio per far funzionare gli impianti di illuminazione, ma Lybra si candida a diventare una fonte di supporto alle altre fonti di energia alternativa. Il progetto, valido, sarà comunque implementato e presto la pedana che produce energia verrà installata in altre zone della rete autostradale, soprattutto in Veneto.

(Immagini in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook di UP – Underground Power)

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