Felicita, un’associazione per i diritti degli ospiti delle RSA. Contro il malgoverno e la malasanità

Presentata alla stampa a giugno del 2020, ha tra i suoi obiettivi la memoria delle vittime della malasanità nelle RSA, la lotta per il diritto di visita anche nei giorni dell'emergenza e, soprattutto, la trasparenza nella gestione e nell'applicazione dei protocolli di cura

associazione felicita

Dei mesi del lockdown e quelli, per fortuna alle spalle, degli ospedali al collasso per la crisi sanitaria da Covid-19, ricorderemo una vicenda tragica e scandalosa che ha tristemente riportato all’attenzione mediatica le problematiche degli ospiti e delle ospiti delle residenze assistite, per anziani non autosufficienti o medicalizzati. La storia, triste, è quella del Pio Albergo Trivulzio, che rimanda a un fitto intreccio di malagestione, scarsa tutela, mancato accudimento durante i mesi dell’emergenza che ha causato un numero elevatissimo di contagi e decessi all’interno della struttura.

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ASSOCIAZIONE FELICITA

A giugno, dopo due di mesi dalla costituzione del Comitato Spontaneo “Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio” nato ad aprile 2020 intorno a un gruppo Facebook di 150 persone, ha visto la luce l‘Associazione Felicita, nel tentativo di dare risalto e visibilità alle istanze portate avanti dal comitato stesso, allargando il raggio d’azione e di intervento a tutte le RSA sul territorio italiano.

Obiettivo prioritario è quello di chiedere, e ottenere, trasparenza nella gestione sanitaria dell’emergenza Covid-19 nelle case di riposo ma anche, e soprattutto, avere un controllo sui protocolli di cura in essere vigilando sulla loro applicazione. In prima istanza, poi, la neonata associazione vuole sensibilizzare l’opinione pubblica  contro ogni eventuale scudo penale per amministratori e gestori coinvolti in illeciti o fatti luttuosi che possano essere scaturiti da una mala gestione dell’emergenza sanitaria nelle residenze assistite.

Un’altra delle iniziative interessanti dell’associazione Felicita, con respiro nazionale, è la raccolta di testimonianze dei parenti delle vittime delle RSA che verranno raccolte, sotto forma di scritti, file audio o video, in un sito che sarà presto on line e che avrà lo scopo di mantenere vivo il ricordo delle persone colpite dalla pandemia all’interno delle strutture. Lo statuto dell’Associazione, infatti,  va ben oltre l’intento risarcitorio, divenendo un vero e proprio manifesto a tutela dei diritti delle persone anziane o comunque di tutti coloro siano bisognosi di assistenza materiale.

associazione felicita

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FELICITA ASSOCIAZIONE DIRITTI RSA

Felicita, il cui nome completo è Felicita- Associazione per diritti nelle RSA ha iniziato a sensibilizzare media e cittadini attraverso una petizione pubblica, ma uno dei primi atti dopo la sua presentazione alla stampa, il 16 giugno del 2020, è stato un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Milano contro la gestione del Pio Albergo Trivulzio, durante la quarantena, atto dovuto in cui si ipotizzano reati quali il disastro ambientale e il delitto di epidemia., oltre che i reati di omicidio colposo e lesioni colpose.

Nella fattispecie viene contestata la mancata adozione, da parte del Trivulzio, di procedure, protocolli e misure idonee a tutelare la salute dei lavoratori e dei pazienti, senza alcuna misura atta a salvaguardare il personale e gli ospiti della struttura. I legali di Felicita, infatti, ritengono che la propagazione del virus all’interno della struttura, ha costituito un pericolo non solo per la salute dei lavoratori e dei pazienti della RSA, ma anche per chi, nel corso degli ultimi mesi, è venuto a vario titolo in contatto con gli operatori sanitari e i degenti, con un vero e proprio effetto “untore” anche verso l’esterno, aggravando i pericoli per la salute pubblica.

Le battaglie di Felicita, tuttavia, non si fermano all’aspetto emergenziale. In corso, infatti, una battaglia importante per il diritto di visita ai parenti nelle strutture, purtroppo spesso negato per via di regolamenti troppo rigidi e applicazioni zelanti. Lo comunica il presidente dell’associazione,Alessandro Azzoni, in una breve dichiarazione all’agenzia Adnkronos: «E’ un importante passo in avanti verso il ritorno alla normalità -afferma- Gli ospiti vivono degli affetti e dei legami che per loro sono balsamo e speranza di vita, indispensabili e terapeutici per la loro salute. Non prescindibili”.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook di Felicita)

STORIA DI NONNI E NONNE:

 

 

 

 

 

 

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