Wwf: viviamo in un pianeta troppo sprecone

A volte bisogna fare un passo indietro per apprezzare meglio un’opera d’arte o per comprendere meglio un problema. E così colpisce la denuncia del Wwf nel suo rapporto “2012 Living Planet", un quadro generale sulla situazione del pianeta Terra: in questo momento storico viviamo e consumiamo come se avessimo un altro pianeta a disposizione. Non […]

A volte bisogna fare un passo indietro per apprezzare meglio un’opera d’arte o per comprendere meglio un problema. E così colpisce la denuncia del Wwf nel suo rapporto “2012 Living Planet", un quadro generale sulla situazione del pianeta Terra: in questo momento storico viviamo e consumiamo come se avessimo un altro pianeta a disposizione.

Non si tratta di una frase fatta ma dei risultati di un’analisi complessiva, dove emerge che le stesse biodiversità sono a rischio – oltre che per i problemi estintivi dati dalla convivenza con l’essere umano – proprio per la grande pressione consumistica che gli uomini esercitano sulle risorse planetarie. In particolare, come racconta il sito del quotidiano torinese La Stampa, una popolazione sempre più numerosa e consumi eccessivi stanno mettendo a rischio il pianeta Terra.

Il rapporto del Wwf sottolinea come la domanda di risorse naturali sia diventata insostenibile e stia mettendo sotto una pressione "enorme" la biodiversità del pianeta. "Viviamo come se avessimo un altro pianeta a nostra disposizione – ha detto il direttore generale di Wwf International, Jim Leape – stiamo usando il 50% in più di risorse di quanto la Terra possa produrre in maniera sostenibile e se non cambiamo strada questo numero aumenterà velocemente, tanto che nel 2030 neanche due pianeti sarebbero sufficienti". Nella ricerca il Wwf ha indicato il Qatar come il Paese con una più forte impronta ecologica, seguito da Kuwait, Emirati arabi uniti, Danimarca e Stati Uniti.

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