Wakeup Roma, i cittadini con spugne e stracci puliscono la città

Una bella iniziativa con l’aiuto di Luiss, Fai e Wwf per ripulire la capitale. Solo così vedremo una città più ordinata: in piazza sono già scesi in 4mila….

WAKE UP ROMA RETAKE –

Lo scorso 12 marzo si è svolto il primo #wakeupRoma, ossia il più grande Retake che sia mai stato realizzato, con il fine di permettere ad abitanti e amanti della Capitale di rientrare in possesso degli spazi comuni.

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Tutto nasce a settembre 2015, con un incontro casuale tra una realtà profit come la Luiss Enlabs, la fabbrica delle start-up e quindi sinonimo di investimenti, scommesse, futuro, e innovazione, e quella no-profit di Retake Roma, un’associazione fatta di volontari che ha come obiettivo quello di combattere il degrado della capitale e di valorizzare i beni pubblici. Questi due attori hanno un fine comune: quello di risvegliare la coscienza dei cittadini romani e degli amanti della Capitale. È nata così Wake Up Roma che, lo scorso 12 marzo, è riuscita a portare in piazza circa 4000 persone, ha spiegato Alessandra Lepri, responsabile di Wake Up Roma, nonché consulente esterno, coinvolta nel progetto dall’acceleratore di start-up Luiss Enlabs.

ORGANIZZAZIONE E COMUNICAZIONE –

Proprio parlando con Alessandra Lepri, è possibile capire quanto sia complesso organizzare un evento del genere: “L’idea in cantiere sin da settembre era quella di organizzare il più grande Retake di sempre, ma ci chiedevamo come portare un grande numero di persone in piazza, poiché i Retake precedenti erano riusciti a coinvolgere solo un centinaio di cittadini”.

Un Retake non è altro che un’opera di riqualificazione di spazi cittadini abbandonati al degrado. Nello specifico, Retake Roma è una ONLUS fondata da Rebecca Spitzmiller e Paola Carra che combatte dal 2010 per la valorizzazione di beni comuni.

Per quanto riguarda Wake Up Roma è stato scelto di applicare una strategia volta a convogliare verso lo stesso obiettivo realtà diverse tra loro. Un ruolo fondamentale è stato svolto dalla comunicazione: “Come prima cosa, a ottobre, abbiamo creato un sito come punto di riferimento, all’interno del quale abbiamo diffuso vari teaser. A fine gennaio, abbiamo raggiunto i 1000 iscritti, reclutati tramite vari eventi, e abbiamo iniziato a coltivarli con le newsletter. A questo punto, abbiamo aperto la pagina Facebook che, attualmente, ha  5500 followers”.

È stato fondamentale anche il sostegno dei 51 partner, dai main sponsor, come Luiss Enlabs, a realtà sociali quali FAI, WWF o Unesco, ci hanno aiutato diffondendo in nostro messaggio e sensibilizzando le loro community al progetto. Alcuni enti hanno dato il loro supporto tramite partnership in kind: ad esempio, la Confcommercio ha regalato 5000 raschietti, la Luiss 5000 shopper e 5000 pennelli, Eataly 5000 bottiglie d’acqua, Tibex.net 5000 guanti destri e 5000 sinistri. Inoltre, la Wind ha offerto una piattaforma di crowdfunding  a titolo gratuito sul portale Windforfund e l’AS Roma ha donato tre palloni e sei pettorine firmate dai giocatori. Videomaker e fotografi hanno realizzato gratuitamente materiale multimediale che servirà a dare valore all’evento. Infine anche le altre start-up della Luiss Enlabs hanno dato il loro sostegno.

GIORNATA DI RETAKE –

Alle 9:00 sono state aperte le quattro piazze in programma: piazza Anco Marzio perché Ostia presenta già un gruppo di Retake molto forte e ci tenevamo a includerla; piazza Vittorio Emanuele II perché una delle piazze  più grandi colpite da un forte degrado; Villa Paganini perché adiacente alla Luiss che ha sostenuto il progetto sin dal principio; e Porta Maggiore perché bellissima e completamente abbandonata a sé stessa.

A partire dalle 9:30 ha avuto inizio il percorso emozionale per pulire Roma. Dopo la registrazione, sono state distribuite ai partecipanti delle pettorine da indossare immediatamente in quanto, in tal modo,  si entrava sotto l’ala assicurativa del Retake in caso di infortunio. Oltre alla pettorina, sono stati distribuiti: guanti, spruzzini, pennelli, raschietti, spugne, stracci e acqua.

(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dedicata al progetto Wake Up Roma)

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