Un esercito di consulenti per la Regione Sicilia

La macchina sforna-consulenze ha superato un ambizioso traguardo: 600 contratti. Un incarico dopo l’altro, la grande famiglia degli "esperti" di Raffaele Lombardo e dei suoi assessori è cresciuta a dismisura, battendo ogni record. Fino a sollevare "la vigile attenzione" della Corte dei conti che nelle ultime settimane – dopo la pubblicazione delle ultime nomine – […]

La macchina sforna-consulenze ha superato un ambizioso traguardo: 600 contratti. Un incarico dopo l’altro, la grande famiglia degli "esperti" di Raffaele Lombardo e dei suoi assessori è cresciuta a dismisura, battendo ogni record. Fino a sollevare "la vigile attenzione" della Corte dei conti che nelle ultime settimane – dopo la pubblicazione delle ultime nomine – sta tenendo sotto controllo la situazione. Solo per capire se, sotto il profilo del numero o della pubblicità degli incarichi, ci siano state presunte violazioni di legge che motivino l’apertura di un fascicolo. Di certo, il boom delle consulenze è diventato, dal 2008 a oggi, uno dei tratti distintivi dell’amministrazione regionale, una voce di spesa che ha inciso per otto milioni di euro e che ha controbilanciato i risparmi annunciati o conseguiti con il taglio dei dipartimenti e la "dieta" imposta agli uffici di gabinetto.
È un esercito nel quale, fra i tecnici qualificati, ci sono figure dal curriculum più incerto. E tanti, tantissimi, hanno provati rapporti con la politica. Esibiscono una più o meno collaudata fede autonomista, oppure sono vicini ai partiti della maggioranza.
LA POLITICA CHE PASSIONE
La lista pubblicata sul sito web della presidenza della Regione si apre con un consulente ormai "storico": Antonio Andò, già sindaco di Messina (nel 1976) e molto più recentemente (2008) candidato dell’Mpa alle Regionali. L’ultimo contratto firmato per "monitorare i processi

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organizzativi correlati ai rapporti istituzionali con gli organi dello Stato e della Regione" scadrà il 31 ottobre: 21 mila euro (lordi) per sette mesi di attività. Alla stessa data spirerà (ma sarà probabilmente rinnovato) l’incarico di Serafina Perra, già assessore provinciale di Lombardo alla Provincia di Catania, che per la medesima cifra, svolge il ruolo di esperto per infondere nella "popolazione studentesca dell’Isola gli elementi costitutivi dell’identità siciliana". Nell’elenco non può mancare Giuseppe De Santis, riconosciuto "ideologo" del Movimento per l’autonomia. E ha fatto capolino, quest’anno, il nome di Davide Mingrino, consigliere comunale ennese dell’Mpa che dalla presidenza della Regione ha ricevuto 15 mila euro per elaborare "un piano di marketing" sul ritorno della Venere di Morgantina in Sicilia. Non è che gli assessori abbiano chiuso le porte dei propri staff alla politica attiva: basti dare uno sguardo agli ultimi contratti assegnati dagli assessori finiani Daniele Tranchida e Gianmaria Sparma. Il primo ha garantito duemila euro al taorminese Bruno De Vita, già capogruppo del Pdl in consiglio comunale e ora avvicinatosi ai finiani. E lo stesso emolumento ha assicurato a Carmelo Arcoraci, consigliere comunale a Merì, sempre in provincia di Messina. Sparma ha invece affidato una consulenza per il servizio di pianificazione strategica a Basilio Ridolfo, attualmente sindaco di Ficarra (ancora Messina).
BUROCRATI NOSTALGICI
È l’ultimo fenomeno su cui si arrovellano gli studiosi del sistema Lombardo. Quello dei funzionari che, penalizzati dal taglio dei componenti degli uffici di gabinetto o favoriti dalla legge 104 che consente il prepensionamento per accudire parenti infermi, sono rientrati negli staff degli assessori con il ruolo di consulenti. Capita al Turismo, con il citato caso di Bruno De Vita, che è tornato da esperto (2.065 euro per un mese) dopo essere stato vice capo di gabinetto, e con quello di Carmelo Arcoraci, anche lui uscito da "esterno" dallo staff dell’assessore e ricomparso da consulente "per le problematiche inerenti le pro-loco". Capita al Territorio con Basilio Ridolfo, altro "gabinettista" rilanciato come consulente del servizio di pianificazione e controllo strategico. Capita alla Funzione Pubblica, dove l’ex capo di gabinetto Cosimo Aiello, dopo essere andato in pensione anticipata grazie alla legge 104 (la stessa che l’assessore Chinnici vuole abrogare), è stato richiamato per dare "supporto e assistenza all’attività di governo dell’assessore". A titolo gratuito, per carità. Formula che esclude un compenso ma non – ovviamente – rimborsi per spese e missioni. Un altro pensionato della "104", l’ex presidente dell’Arpa Sergio Marino, ha avuto quest’estate da Sparma un contratto "gratuito" da consulente (peraltro mai pubblicato sul web). E alla Sanità guidata dall’ex pm Massimo Russo sono due i consulenti che provengono da un esperienza nell’ufficio di gabinetto: Michele Arcadipane (ex capo di gabinetto oggi in pensione, anche lui a titolo gratuito) e Giada Li Calzi, esperta di progetti europei cui è stato chiesto di rimanere sino a fine dicembre. "Ho preso il posto di un altro consulente: io costerò un quarto e lavorerò uguale", precisa la Li Calzi.
VELISTI E ESPERTI DI ORIGAMI
L’alluvione di Giampilieri ha lasciato segni profondi. E una scia di polemiche che ora investe le consulenze "originali". Perché Lombardo, per affrontare la ricostruzione, ha utilizzato i suoi poteri commissariali affidando quindici incarichi di consulenza costati 400 mila euro. Gratificando tecnici dai curriculum che già sono diventati oggetto di culto degli internauti. Gabriele Amato, diploma di perito commerciale, ha operato "nel settore del noleggio di elicotteri" ed è stato il coordinatore dell’ufficio di Palermo di un consorzio velico che ha partecipato alla Coppa America. E infatti dichiara di essere un appassionato di "vela e sci alpino". Ma le sue capacità sono comprovate. Anche perché, dichiara l’interessato, è "in grado di esprimersi in modo chiaro e preciso". Nell’avventura della ricostruzione di Giampilieri è stato lanciato anche Francesco Micali, classe 1988, reclutato con un contratto annuale da 22 mila euro per garantire, tra l’altro, "la progettazione della ripresa economica e sociale del territorio". Micale, studente di giurisprudenza, può già vantare esperienza come "pianista di pianobar e organista per matrimoni su richiesta". Attenzione: spesso i curricula sono traditori e finiscono per beffare chi li compila. L’ultima nomina disposta da Massimo Russo, quella della dottoressa Francesca Di Gaudio (il rinnovo di una consulenza per i problemi dei laboratori pubblici e privati), poggia su solide referenze ma lascia liberi i critici di esercitarsi in una semplice domandina: in che modo inciderà, sull’attività professionale della dottoressa Di Gaudio, "la predisposizione agli sport acquatici" e il "rapporto di amore e sinergia con la natura"? E quanto ha pesato, nella scelta dell’avvocato Simona Romano quale esperta di turismo sociale la sua "passione per l’origami"? Qualcuno potrà eccepire che la qualifica di "trombettista" di sicuro aiuta il dottor Carmelo Arcoraci nella disamina delle richieste di contributi ad associazioni bandistiche. Ma non sarà stata la partecipazione agli incontri professionali e ricreativi del club Rotaract, né tantomeno l’iscrizione al club degli editori, o ancor meno il conseguimento del secondo posto nella disciplina atletica (quale?), e forse neppure la realizzazione di quadri con pittura a olio a far ottenere all’avvocato Saveria Attaguile – originaria di Grammichele e cugina del dirigente generale Francesco Attaguile – un incarico da 7.230 euro (per tre mesi e mezzo) nello staff dell’assessore all’Agricoltura. Resta il sospetto poi che in questo settore, per occuparsi di consorzi di bonifica, servano pure "le buone conoscenze della mitologia greca" e, perché no, "il carattere estroverso e socievole" di cui va fiera nel suo curriculum Maria Giuseppe Randazzo. Va bene tutto, nella giostra delle consulenze della Regione, su cui salgono insieme merito, fedeltà politica e amicizie. E pazienza se, superata quota 600, bisognerà porre un freno anche in questo settore. Magari assumendo un altro esperto. 

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