Twinings come la Fiat 500

Tutti l’abbiamo tenuta in mano almeno una volta, e cosi’ facendo ci sentivamo un po’ parte di un mondo che comprende la regina Elisabetta, Churchill, i gialli di Agatha Christie. Ma ora non piu’. La vecchia Inghilterra perde un’altra icona, un simbolo che ha scandito per tre secoli le sue giornate, e in particolare i […]

Tutti l’abbiamo tenuta in mano almeno una volta, e cosi’ facendo ci sentivamo un po’ parte di un mondo che comprende la regina Elisabetta, Churchill, i gialli di Agatha Christie. Ma ora non piu’. La vecchia Inghilterra perde un’altra icona, un simbolo che ha scandito per tre secoli le sue giornate, e in particolare i suoi pomeriggi, verso le cinque o giu’ di li’. La mitica bustina Twinings, glorioso marchio intrinsecamente legato alla tradizione britannica, sara’ prodotta in Polonia mentre gli stabilimenti inglesi dell’azienda verranno gradualmente chiusi e i dipendenti prepensionati o licenziati. La ragione e’ la stessa che spinge imprese di ogni genere ad andare in Asia o in Europa dell’Est: la ricerca di manodopera a basso costo nel mondo sempre piu’ globalizzato. Ma e’ anche la fine di un’era: come se gli spaghetti non si producessero piu’ in Italia, ma in Bulgaria. Da Tyneside, dove si trovava attualmente, la fabbrica sara’ trasferita a Swarzdz, nella Polonia centrale.

La storia della Twinings comincia nel 1706, quando Thomas Twining, il fondatore, apri’ la prima “tea room” al 216 dello Strand, la strada che porta a Trafalgar Square, nel cuore di Londra. Da allora l’espansione e’ stata rapida e costante. Da 170 anni la Twinings e’ fornitore ufficiale di te’ per la casa reale britannica. E’ stata l’azienda che ha insegnato agli inglesi a bere il te’. Ma gia’ da tempo buona parte delle miscele di Earl Grey, Lpasang e Darjeeling venivano confezionate in Cina, in un impianto che adesso verra’ raddoppiato di volume. La Polonia e’, si potrebbe dire, la goccia che fa traboccare la tazzina: un duro colpo per i 400 dipendenti britannici della Twinings, che ora hanno la quasi certezza di essere mandati a casa. Tra loro 263 operai della fabbrica di Tyneside, alle cui preoccupazioni economiche si e’ aggiunta una beffa: a partire dalla prossima settimana nello stabilimento di North Shields arriveranno i lavoratori polacchi che devono imparare il mestiere.

Le maestranze non l’hanno presa bene. “Non solo ci levano il posto, dobbiamo anche insegnare loro come si fa”, commenta un dipendente, chiedendo di restare anonimo. “Te’ prodotto in Polonia?”, osserva il quotidiano Guardian di Londra, “no, questo e’ un atto contro la legge divina, i pionieri del British Empire e Rudyard Kipling che ne cantava le gesta si rivolteranno nella tomba”. Circa 4 mila inglesi hanno formato un gruppo di protesta su Facebook, intitolato “Salviamo la Twinings”. Ma per salvarsi, o meglio per restare competitiva in un mercato sempre piu’ difficile, che la vede presente con 200 miscele diverse in 115 paesi, la Twinings ha deciso che non c’era altra strada che questa: andarsene, emigrare, prima in Cina, ora anche in Polonia. Come la Fiat 500.

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