Cene di beneficenza, quando diventano orge e truffe da società dello spettacolo

Il caso di Londra: un club di ricconi, che con la scusa della charity si divertivano a importunare cameriere e hostess. Anche in Italia dilaga la moda di queste cene. Rifiutiamole

TRUFFA CENA DI BENEFICENZA

Il President Club Charity, sotto le mentite spoglie di un club di ricconi pronti a fare beneficenza, in realtà altro non era che un circolo per condividere giochi erotici. Poco meno di un bordello. Lo abbiamo scoperto grazie a due brave giornaliste del Financial Times che si sono intrufolate nella serata di gala organizzata a Londra presso l’albergo Dorchester, uno dei più famosi della capitale inglese. Che cosa hanno annotato le due croniste? Truccati da angeli del bene, gli invitati al dinner, ben impacchettati nei loro smoking, più che a donare quattrini, pensavano a palpeggiare e molestare cameriere e hostess. Molte compiacenti, altre sorprese per questo strano mix di solidarietà e richieste erotiche.

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FINTA BENEFICENZA

In ogni caso, una volta scoppiato lo scandalo il President Club Charity è stato sciolto per evitare guai peggiori e non saremo certo noi a rimpiangerlo. Ma resta un fatto, uno spreco collettivo al quale assistiamo anche in Italia: queste cene di beneficenze sono spesso una truffa. Con due effetti collaterali, entrambi negativi. Allontanano le persone davvero interessate alla solidarietà, servono solo a fare relazioni e visibilità.

Lo spettacolo, ne ho viste tante di queste serate a Milano e Roma, è davvero penoso. Catering da grandi abbuffate, generalmente scadenti; starlette che si fanno avanti alla ricerca di qualche flash; attori di serie B che cercano la particina; chef multiuso, pronti a fare i guru dell’alta cucina; notabili dell’industria, della finanza e della politica che recitano la parte dei generosi mecenati. Tutto finto. Compreso il tocco magico di qualche cronaca mondana del giornalista, o della giornalista, esperti di questa tribù dei vip dalla sola facile.

TRUFFE CON FINTA BENEFICENZA

Non voglio fare del moralismo a buon mercato, ma la beneficenza è una cosa seria e necessaria per ridurla a un festino di volgarità. Dunque, vi propongo di dire no, mille volte no, agli inviti per le feste di beneficenza. A qualsiasi invito. E fatelo in modo chiaro e forte, esplicito, dando il vostro contributo generoso direttamente a un’associazione, piccola o grande che sia non è importante, impegnata nel volontariato e nota per la sua affidabilità. Ed ai signori delle cene di beneficenza con il trucco, salutateli con una pernacchia.

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