La seconda vita delle ciabatte in Burkina Faso: il progetto di Christophe Machet e Maurice Nagalo

Due degli oggetti di scarto più diffusi del Burkina Faso, i gusci di arachidi e le ciabatte, passati dalle abili mani di due deisger si sono trasformati in oggetti di arredamento belli, pratici e funzionali

TOITURE DI CHRISTOPHE MACHET E MAURICE NAGALO –

In Burkina Faso il non sprecare più che una filosofia di vita è una realtà concreta e diffusa: nulla è organizzato o pianificato ma centinaia di persone vivono grazie a ciò che raccolgono nella spazzatura. Come ci ha raccontato Andrea Lerda del sito Platform Green pneumatici, legno, cartone, metallo, vetro, sughero, componenti elettriche, carta e altro materiale ancora, viene quotidianamente ridestinato a nuova vita.

LEGGI ANCHE: Creare oggetti dal riciclo della juta

BURKINA FASO RIFIUTI –

Tra i tanti oggetti che giacciono abbandonati nelle discariche, uno dei generi più diffusi è sicuramente quello delle ciabatte, le calzature maggiormente usate durante tutto l’anno dagli abitanti. In media le persone ne acquistano un paio ogni mese. Ci sono bancarelle che vendono questi oggetti ovunque, rendendoli una presenza che diventa parte del paesaggio urbano. L’enorme commercio delle ciabatte porta con sé un’eredità fatta di cumuli di materiale usato, quindi gettato nelle discariche: ce ne sono così tante da poter coprire ogni anno un’area di 100.000 m2.

PER APPROFONDIRE: Riciclo creativo, come riutilizzare le vecchie sedie

CHRISTOPHE MACHET E MAURICE NAGALO COQUE EN PATE –

Christophe Machet e Maurice Nagalo, due designer, hanno avuto l’intuizione di prendere questo “rifiuto”, disponibile sul territorio in grande abbondanze e da oggetti apparentemente privi di potenziale, hanno creato Toiture, una superficie realizzata con centinaia di suole di ciabatte e assemblata senza l’uso di ulteriori materiali. Toiture può essere usato come riparo per la pioggia o come protezione dal sole Africano.

Partendo dal medesimo presupposto concettuale, i due designer hanno inoltre prodotto Coque en pâte, una serie di oggetti fatti interamente con gusci di arachidi, alimento che costituisce una buona fetta dell’export di questo Paese: la lavorazione di questo materiale è avvenuta esclusivamente con materiali naturali, colle e fibre vegetali.

LEGGI ANCHE: Come fare una borse con materiali di riciclo

CHRISTOPHE MACHET E MAURICE NAGALO HORS PISTES –

I progetti Toiture e Coques en pâte nascono dalla prima edizione del workshop Hors Pistes, realizzato a Ouagadougou capitale del Burkina Faso. Creato da Marie Douel e Amandine David, il workshop ha messo assieme designer e artigiani da differenti parti del mondo, con l’obiettivo di scoprire e sperimentare l’uso di materiali non comuni, oltre alla creazione di oggetti nuovi e innovativi.

APPROFONDISCI: Cantina Josetta Saffirio, azienda sostenibile al femminile da cinque generazioni

Coques en pate
Torna in alto