Tagliato il 5 per mille, volontariato in rivolta

Le organizzazioni non-profit inviano un appello al ParlamentoLettera delle principali onlus ai presidenti di Camera e Senato per chiedere nell’ambito della legge di stabilità il ripristino dei 400 milioni di euro stanziati lo scorso anno, dopo il taglio del 75% recentemente deciso dal governo e ratificato dalla commissione Bilancio della Camera. Alla vigilia del 5 […]

Le organizzazioni non-profit inviano un appello al ParlamentoLettera delle principali onlus ai presidenti di Camera e Senato per chiedere nell’ambito della legge di stabilità il ripristino dei 400 milioni di euro stanziati lo scorso anno, dopo il taglio del 75% recentemente deciso dal governo e ratificato dalla commissione Bilancio della Camera.

Alla vigilia del 5 dicembre 2010, Giornata Internazionale del Volontariato e del 2011, Anno Europeo del Volontariato, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, il Forum Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato e la ConVol, Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, desiderano ricordare con gratitudine le parole pronunciate quasi un anno fa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel salutare il mondo del volontariato al Quirinale: “Il volontariato produce, certo, beni materiali di aiuto e di sostegno al disagio, alla malattia, alla disabilità, alla dipendenza. Ma, proprio per la capacità di superare i confini di una solidarietà spontanea, familiare e amicale, esso produce pure beni immateriali, comportamenti virtuosi, esempi e modelli degni di essere imitati. La legge ordinaria, poi, favorisce fiscalmente e finanziariamente le organizzazioni di volontariato, sia attraverso favorevoli regimi fiscali […], sia attraverso il funzionamento del 5 per mille di cui oggi il Ministro Sacconi ha garantito l’effettività, non solo nell’immediato ma anche in prospettiva, e lo ha fatto con motivazioni e con parole d’impegno che ho molto apprezzato.”

La Camera dei Deputati sta votando oggi la legge finanziaria per il 2011, dove con il maxi emendamento del Governo, è stato reinserito il 5 per mille, ma ridotto ad un quarto, cioè con un tetto di 100 milioni anziché di 400 come in precedenza. In questo modo quasi quindici milioni di cittadini contribuenti che hanno scelto di sostenere il volontariato e il Terzo Settore con il 5 per mille, vengono traditi nella loro libera scelta. E’ grave che il volontariato subisca questo taglio così drastico, pur in una manovra economica segnata duramente dalla crisi. In un paese dove aumentano i cittadini in stato di bisogno, l’impegno del Volontariato e del Terzo Settore è sempre più essenziale per superare l’emergenza sociale e per rinforzare la coesione sociale. Questo avviene in quadro già gravato dai tagli ai fondi delle politiche sociali: dai 1.472 milioni di euro del 2010 ai 349,4 del 2011, pari a – 76%: sono i fondi per i servizi sociali dei Comuni, spesso realizzati con il volontariato e il non-profit, i fondi per la famiglia, per la non-autosufficienza, per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, per calmierare l’affitto e per il servizio civile.

Per questo CSVnet, Forum Terzo Settore, la Consulta del Volontariato e ConVol hanno deciso di promuovere un appello che tutto il mondo del Volontariato e del non profit invierà alle Istituzioni, in cui si chiede di reintegrare le risorse per i servizi sociali e per il 5 per mille. “Chiediamo al Governo e al Parlamento – come si legge nell’appello – di onorare gli impegni, di ascoltare il non-profit e di non colpire i servizi sociali, di non togliere quelle risorse che in applicazione del principio di sussidiarietà i cittadini danno al Volontariato e al Terzo Settore.” Il 5 per mille diviene così l’1,25 per mille, colpendo soprattutto le piccole realtà, così presenti nei territori, e così essenziali oggi nel pieno della crisi. “Chiediamo al Parlamento di compiere un atto di grande responsabilità, reintegrando il 5 per mille e i fondi per i servizi sociali.”

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