Svizzera: consumi energetici ridotti del 2,5%, complici il caldo e la crisi

Della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”, la crisi economica e l’aumento della temperature si sono dimostrati fattori coadiuvanti per un minor consumo dell’energia in Svizzera La Svizzera riduce i consumi energetici e si rivela virtuosa in molti settori legati al consumo e all’impiego di risorse. Minor impiego di olio da riscaldamento, benzina […]

Della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”, la crisi economica e l’aumento della temperature si sono dimostrati fattori coadiuvanti per un minor consumo dell’energia in Svizzera
La Svizzera riduce i consumi energetici e si rivela virtuosa in molti settori legati al consumo e all’impiego di risorse. Minor impiego di olio da riscaldamento, benzina ed elettricita’ e maggior utilizzo delle rinnovabili reso possibile dall’aumento delle temperature e da un’economia stagnante che hanno fatto si’ che si accendessero meno i riscaldamenti nelle abitazioni e si producesse meno CO2 legata all’industria. La diminuzione del numero dei gradi-giorni di riscaldamento, infatti, del 4,9% nel 2009 rispetto all’anno precedente e la diminuzione del prodotto interno lordo (PIL) dell’1,5% hanno reso possibile il successo energetico della Svizzera.
Il consumo energetico totale del paese e’ diminuito nel 2009 del 2,5% rispetto all’anno precedente calcolato, andando nello specifico, in 877.560 terajoule (TJ).
E’ diminuito il consumo dell’energia elettrica del 2,1%, l’olio da riscaldamento extra leggero ha registrato un -3,9% insieme al gas naturale (-4%). Accanto a questi dati si posizionano i valori del calo del consumo di benzina con il -2,7% e dei carburanti impiegati dall’aviazione (-4,1%) mentre si e’ registrato un aumento del consumo del diesel +1,6%, trend in costante aumento. In netto calo anche l’utilizzo di biocarburanti -28,6% mentre cresce del 6,5% l’impiego dell’energia prodotta sfruttando fonti rinnovabili mentre l’impiego energetico di rifiuti industriali (-12,6%) e di carbone (-6,4%) ha raggiunto valori piu’ bassi rispetto all’anno precedente.

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