Verona è la città dove si risparmia di più al supermercato

Ecco i risultati dell'“Inchiesta supermercati 2015” di Altroconsumo: da evitare Palermo, Ascoli Piceno, Pescara e Aosta, le città più care dove fare la spesa. Mentre le catene migliori sono: Emisfero, Iper ed Eurospin

SUPERMERCATI CONVENIENTI –

Dove conviene fare la spesa? A Verona, dice Altroconsumo nella sua “Inchiesta supermercati 2015”. L’approfondita analisi annuale dell’associazione si basa su rilevazioni per oltre un milione di prezzi su 105 categorie di prodotti in 885 punti vendita dislocati in ben 68 città italiane.

Diverse, a seconda dei prodotti che si comprano, sono le catene più convenienti: se cercate prodotti di marca andate da Emisfero, una serie di negozi diffusi soprattutto nel nordest. Le marche commerciali più economiche si trovano invece da Iper, mentre Eurospin si classifica come “Hard discount più conveniente”.

DOVE FARE LA SPESA IN ITALIA –

A fronte di una spesa media annuale di 6.350 euro (dati Istat) per nucleo familiare, a Verona si ottiene il risparmio più consistente: scegliendo con accortezza i punti vendita più convenienti si può infatti avere un risparmio di 350 euro e spendere all’anno circa 6mila euro. Nessun’altra città in Italia offre la stessa convenienza.
Seguono in classifica: Arezzo, Firenze, Pistoia e Pisa, un risultato che rende la Toscana la regione più conveniente della Penisola.

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Da evitare, invece, Palermo, Ascoli Piceno, Pescara e Aosta, dove la spesa costa 600 euro in più rispetto alla media nazionale. Un risultato determinato dalla mancanza della concorrenza: laddove ci sono più punti vendita i prezzi tendono a scendere e il consumatore spende di meno. È il caso di Pordenone, Torino, Cuneo e Napoli, dove se si sta attenti a dove si fa la spesa il delta del risparmio supera i mille euro. Al contrario, dove ci sono pochi negozi i prezzi si allineano verso l’alto e non si smuovono, come accade a Reggio Calabria e Caserta, dove ci sono solo 150 euro di differenza tra punti vendita più e meno cari.

COME RISPARMIARE SULLA SPESA –

Sia che si scelgano prodotti di marca, del supermercato o sia che si vada al discount, è sempre possibile risparmiare. Altroconsumo ha rilevato la differenza di prezzo da un punto vendita all’altro per uno stesso prodotto. Per l’acqua gassata Sant’Anna da 1,5 litri, ad esempio, si sono registrate differenze del +175%: al MaxiSconto di Cuneo costava 0,20 euro la bottiglia, all’Auchan di Pesaro e Napoli il prezzo saliva di 35 centesimi (0,55 euro).

Gli spaghetti Barilla hanno un incremento dell’88% dal punto vendita meno caro a quello con il prezzo massimo: all’Ipercoop di Bergamo e Milano, al Sunrise Supermercati di Napoli e al Decò Maxistore di Napoli costa 0,50 euro per mezzo chilo, alla Pam di Messina e Bergamo, ma anche alla Coop di Trieste si sale a 0,89 euro.

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Infine, lo scarto per l’olio extravergine d’oliva Monini è del +122%: alla Coop di Torino, Asti e Alessandria si acquista per 3,49 euro, alla Pam di Bologna e al Panorama di Modena bisogna spendere 7,76 euro.

In conclusione, spiega Altroconsumo, “qualità” non significa necessariamente “marca”. In più della metà dei casi il miglior acquisto, che ha cioè il miglior rapporto qualità-prezzo, non è di marca. Buoni sono i risultati dei prodotti che hanno il marchio del distributore, ma anche quelli del discount.

COME RISPARMIARE SOLDI –

Cambiare abitudini per risparmiare senza rinunciare alla qualità è possibile. Gli errori più comuni in tal senso sono tre: farsi guidare nella scelta dei prodotti da inserire nel carrello dalle voglie dei figli, optare per marche conosciute solo perché non si conoscono le altre, o farsi tentare dalle promozioni senza badare all’etichetta.

La prima regola per risparmiare è andare al supermercato con una lista della spesa già fatta e organizzata in modo preciso a seconda delle vostre reali esigenze. Nel carrello non devono mai mancare frutta, verdura, legumi e cereali, possibilmente integrali. Tutti i prodotti vanno scelti freschi e di stagione, perché costano di meno e sono più buoni. Prendete il cestello al posto del carrello: frenerà gli acquisti d’impulso e si riempirà prima. E poi leggete sempre l’etichetta per verificare gli ingredienti e preferite sempre alimenti semplici al posto di quelli trasformati.

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Dove si risparmia di più. Fonte: Altroconsumo
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