Strage di pulcini, in Germania interviene il governo per fermarla in tutto il Paese

Ogni anno vengono sterminati 45 pulcini, perché non sono in grado di selezionare uova per le galline. Una pratica violenta, assurda e fuori dal tempo. Finalmente il governo ha deciso di bloccarla

STRAGE DI PULCINI –

Una strage. Violenta, sommersa, e coperta da un solo obiettivo: eliminare gli animali che non sono utili alla catena produttiva. Così nella civilissima Germania, dove la sensibilità per l’ambiente è molto alta, e non in un paese del Terzo Mondo, ogni anno gli allevatori eliminano ben 45 milioni di pulcini maschi.
 

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ALLEVAMENTO DI PULCINI –

Il motivo? Non sono utili per selezionare le galline. Una specie di eliminazione a tavolino, sulla quale tutte le associazioni di protezione degli animali sono intervenute per protestare.
Tra l’altro la pratica si consuma senza sprechi dal punto di vista degli allevatori: i pulcini, infatti, vengono tritati per fare mangime per i pesci. Di fronte alla valanga di proteste, finalmente il governo di Berlino ha deciso di scendere in campo. E il ministro dell’Agricoltura, Christian Schmidt, ha stanziato 3 milioni di euro per finanziare un progetto dell’università di Lipsia. Con questo metodo, gli allevatori, attraverso un ago infilato nell’uovo, potranno conoscere prima il sesso ed evitare la successiva strage.
Ovviamente questa soluzione non convince gli allevatori, che si lamentano per l’aggravio dei costi di produzione. E per il momento il governo ha deciso di considerarla “facoltativa”. Una vittoria a metà, dunque, per le associazioni di difesa degli animali. E comunque un primo passo sulla strada della civiltà.
 

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