Un buon ristorante si riconosce da cinque elementi

La freschezza dei cibi. L'igiene e la pulizia. Un buon rapporto tra qualità e prezzo del menù

COME RICONOSCERE UN BUON RISTORANTE –

Scegliere il ristorante non è mai un’impresa semplice. A volte capita di andare in locali dove il cibo è ottimo ma i prezzi sono troppo alti o viceversa di preferirne uno più economico ma dove poi non si mangia un granché. Come in tutte gli ambiti della vita, la virtù sta nel mezzo e per poterne approfittare bisogna essere in grado di sfruttare alcuni elementi fondamentali.

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COME RICONOSCERE UN BUON RISTORANTE

Nel campo della ristorazione sono molti i fattori che influiscono sul prezzo finale del piatto. Proporre cibo di qualità e allo stesso tempo tenere bassa la cifra scritta sul menu è difficile ma un equilibrio è possibile. La miglior strada percorribile è quella del taglio degli sprechi che avviene attraverso il miglioramento di tutti gli ambiti del ristorante: dal lavoro in cucina alla pubblicità. Ecco qualche semplice consiglio per diminuire i costi senza pregiudicare la qualità dell’offerta.

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO RISTORANTI

  1. Taglio dei costi diretti. Queste spese sono quelle legate all’acquisto e al successivo smaltimento del cibo avanzato, che tanto per cominciare potrebbe essere donato anziché buttato. In generale, il prezzo delle materie prime, soprattutto per quanto riguarda frutta e verdura, è molto variabile perché soggetto a stagionalità. Per risparmiare e offrire cibo di qualità è consigliabile utilizzare alimenti freschi di stagione invece che prodotti surgelati che non sempre risultano essere più economici. Se da una parte l’offerta diminuisce leggermente, dall’altra si sfrutta la biodiversità che rende unico il nostro Paese nel mondo.
  2. Controllo dei costi indiretti. Macchinari per la preparazione del cibo ma anche arredamento, decorazione e ammodernamento del locale rientrano tra i costi indiretti. Per tagliare queste voci di spesa e rendere il ristorante più efficiente, non è consigliabile affidarsi a macchinari di seconda mano, perché le griglie, ad esempio, potrebbero essere troppo consumate. Oggi il web permette di risparmiare e anche nel settore della ristorazione ci sono siti, come expondo, che offrono articoli professionali per il catering come friggitrici e molto altro.
  3. Agire sulle spese generali. Questi costi fanno riferimento agli investimenti in pubblicità dai volantini ai cartelloni passando per le inserzioni online. Per risparmiare, anche in questo caso, il web può aiutare: servizi come Google Adwords  permettono di sviluppare campagne di promozione in modo facile e vantaggioso. Inoltre il mondo della rete raccoglie sempre più una maggiore quota di influenza sulle scelte dei consumatori.
  4. Investire nella manodopera. Questa spesa è la più rilevante della categoria dei costi indiretti. Il prezzo dei piatti sul menu varia principalmente in base alla preparazione e alla capacità del personale. In questa voce si considera anche il tempo necessario per la preparazione di un piatto: più è complicato più il prezzo è alto. Se si vuole offrire un prodotto di qualità e controllare i costi è necessario investire nella formazione di cuochi e camerieri in modo da rendere il più efficiente possibile il lavoro.
  5. Studiare accuratamente il menu. Per offrire un buon servizio ai clienti e garantire un margine di guadagno è necessario scegliere con attenzione i piatti da proporre ai clienti. Bisogna sempre tenere in considerazione il valore massimo e il valore minimo che possono avere le voci del menu in modo da rendere l’attività economicamente sostenibile.

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