Sleepbox, ecco dove riposare quando il volo è in ritardo

Disegnata come una capsula spaziale in materiali innovativi, o, per chi preferisce, prodotta nella versione in legno , questa camera-box di dimensioni compatte è allestita con due letti. Perfetta per le attese o per riuscire ad avere una privacy pressoché totale, la Sleepbox è ancora solo un prototipo che presto offrirà un servizio in più […]

Disegnata come una capsula spaziale in materiali innovativi, o, per chi preferisce, prodotta nella versione in legno , questa camera-box di dimensioni compatte è allestita con due letti. Perfetta per le attese o per riuscire ad avere una privacy pressoché totale, la Sleepbox è ancora solo un prototipo che presto offrirà un servizio in più ai viaggiatori che transitano da queste parti. Il modello realizzato è un cosiddetto pilota. Vadim Semikin, portavoce del terminal , afferma di non conoscere con esattezza la data di partenza di questa sperimentazione che promette però di migliorare la qualità della vita di molte persone, senza costringerle a riposare con soluzioni fai da te sul pavimento o sulle poltrone delle sale d’aspetto.

Il primo di questi “hotel-capsula”, come tante altre invenzioni così inusuali, è stato aperto ad Osaka in Giappone nel lontano 1979. Poco più tardi, costruzioni simili appaiono in Polonia e Cina. L’inglese YO! Viene successivamente ispirata nella creazione di una catena di hotel, gli Yotels, operanti presso l’aerostazione di Londra Heathrow e Gatwick, quella di Amsterdam’s Schiphol e a Times Square, New York.

Aleei Goryainov, l’inventore del progetto Sleepbox, ha dichiarato che per il momento l’interesse è quello di far visionare alla gente il progetto per far sì che familiarizzi con la nuova invenzione, dal design completamente innovativo. Altre 30 capsule sono pronte ad essere installate: nel prossimo futuro si pensa di utilizzarle presso stazioni dei treni e terminal bus. La costruzione ha il pregio di essere a prova di rumori, assolutamente protetta da vento ed escursioni termiche, dotata di letti con lenzuola in lino e presto anche di aria condizionata, servizio internet wireless e tv.

Il design di questo nuovo modulo è certamente l’esperimento più convincente dal 1979 ad oggi, proprio perché estremamente versatile. “L’Hotel-capsula”, già attivo dal 2009 nei pressi dell’aeroporto, si sta quindi avvicinando sempre di più all’aerostazione: nel prossimo futuro singoli moduli abitativi saranno posizionati direttamente nelle lounge room. I prezzi? 9 Euro l’ora a persona per la Sleepbox doppia, 12 euro per la singola. Anche se ci sembra difficile che un passeggero con la smania, l’ansia o la fretta di partire riesca a rilassarsi in questi moduli abitativi così compatti, l’idea è sicuramente utile per coloro che viaggiano spesso e che altrettanto spesso cercano un’ora di privacy tra un volo e l’altro.

(Vincenzo Nizza)

Fonte: Ecoseven

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