Cosa succede se manca l’acqua? Le drammatiche immagini dalla California

Come rileva l’Onu, entro il 2025 circa due terzi della popolazione mondiale potrebbero trovarsi in situazioni di siccità mentre per il 2050 le previsioni evidenziano un aumento globale del 40 per cento del consumo di acqua.

SICCITÀ CALIFORNIA –

È da ormai 4 anni che la California è alle prese con una grave siccità: una situazione di emergenza che vede la produzione agricola allo stremo e che ha portato il governatore Jerry Brown ad imporre restrizioni tassative sull’acqua. Tutti infatti, dovranno tagliare il consumo di acqua del 25 per cento: un provvedimento che colpirà soprattutto l’utilizzo dell’acqua a scopi irrigui non strettamente agricoli.

IL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNATORE BROWN –

Questo significa che ci sarà un maggiore controllo sul consumo di acqua in giardini, campi da golf e così via. Prato all’inglese addio quindi: il governatore Brown ha indicato come una delle maggiori fonti di spreco proprio il prato all’inglese delle casette unifamiliari tanto diffuso nel Paese.

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CONSEGUENZE SICCITÀ IN CALIFORNIA –

Le città non potranno più annaffiare gli spazi verdi spartitraffico, sarà imposto un calmiere per quanto riguarda l’irrigazione dei parchi pubblici mentre per evitare sprechi d’acqua in campi da golf e cimiteri si è provveduto ad autorizzare le agenzie dell’acqua ad aumentare i costi delle bollette.

CONSUMO DELLE RISORSE NATURALI: I RISCHI –

Una situazione che ci porta a riflettere sui rischi a cui andiamo incontro continuando a sperperare le risorse che la natura ha messo a nostra disposizione, risorse non infinite. E in particolare, i Californiani stanno sperimentando in prima persona cosa significa dover cambiare il proprio stile di vita per far fronte all’emergenza. La siccità in corso infatti, ha quasi esaurito le risorse idriche e questo sta comportando gravi danni all’agricoltura e all’economia del Paese oltre che all’ambiente stesso.

Per irrigare i campi e per tutti gli altri usi, da quelli domestici a quelli industriali, si sta facendo ricorso ai bacini artificiali e alle falde acquifere e questo ha comportato un rapido assottigliamento dei loro livelli e soprattutto queste ultime richiedono tempi più lunghi per tornare a una situazione di normalità.

(Fonte immagini: Getty Images)

ESAURIMENTO DELLE RISORSE NATURALI –

Come rileva l’Onu, entro il 2025 circa due terzi della popolazione mondiale potrebbero trovarsi in situazioni di siccità mentre per il 2050 le previsioni evidenziano un aumento globale del 40 per cento del consumo di acqua. È giunto quindi il momento di riflettere e cominciare ad agire per salvare le risorse a nostra disposizione a vantaggio della nostra stessa vita e di quella delle generazioni future.

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