Scuole a rischio: l’Anagrafe della sicurezza salta per colpa delle regioni

Sei regioni, quasi tutte del Sud, non presentano la mappa come previsto dalla legge. E senza questi elenchi gli interventi di restauro sono cancellati, nonostante la disponibilità dei fondi.

SCUOLE A RISCHIO –

Siamo alle solite. Si parla tanta di Buona Scuola, a colpi di ripetuti annunci, e poi si scopre che non riusciamo a mantenere gli impegni previsti in calendario. Entro la fine di questo mese, infatti, il governo si era impegnato a presentare l’Anagrafe delle scuole a rischio, che in Italia sono davvero tante, per poi predisporre gli interventi di recupero. Bene: non tutte le regioni hanno predisposto i rispettivi elenchi e l’Anagrafe è stata rinviata sine die, a data da destinarsi. In particolare sono inadempienti Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Molise: quasi tutte regioni del Sud, dove i rischi sono più alti.

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ANAGRAFE SCUOLE A RISCHIO –

Questo vuoto, che rappresenta una base fondamentale di conoscenza per poi predisporre le opere, sulle quali già esistono degli stanziamenti, rischia di produrre un doppio danno. Da un alto le scuole non si riparano, così come era stato previsto. E dall’altro aumentano i residui passivi nella contabilità dello Stato, soldi sprecati. Che cosa dobbiamo aspettare per avere l’Anagrafe? Il prossimo crollo? Si proceda, allora, con una prova di forza: commissariando le regioni inadempienti, e completando l’elenco. Prima che sia troppo tardi.

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