Sconti su pane e formaggi: esplode la concorrenza antispreco. E la spesa costa meno

Prodotti prossimi alla scadenza venduti con il 50 per cento di sconto. Il pane del giorno dopo a metà prezzo. La febbre antispreco diventa marketing commerciale e il consumatore ne trae vantaggio. Gli esperti: “Ridurre lo spreco è diventata una priorità”.

SCONTI NEI SUPERMERCATI SU PRODOTTI IN SCADENZA – La concorrenza sul fronte antispreco è partita. Le più importanti catene della grande distribuzione finalmente si fanno concorrenza attraverso una doppia chiave: taglio dei prezzi per i prodotti in scadenza, a partire dal pane venduto il giorno dopo, o in serata, a metà prezzo. Una buona notizia, perché si tratta di iniziative che riducono gli sprechi e alleggeriscono la spesa dei consumatori. In prima fila in questa battaglia ci sono i grandi gruppi come Auchan, Coop, Carrefour e Selex. In particolare Auchan e Carrefour offrono formaggi, latticini, salumi e derivati del latte prossimi alla scadenza con sconti fino al 50 per cento. In molti punti vendita di Coop e Selex, invece, il pane della mattina si trova in vendita con il 50 per cento di sconto. Teniamo presente che finora questi prodotti molto spesso finivano nella spazzatura.

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LE INIZIATIVE ANTISPRECO DEI PICCOLI NEGOZI AL DETTAGLIO – Ma il meccanismo non sta dilagando solo nella grande distribuzione, in prima fila nella lotta agli sprechi ci sono anche i piccoli punti al dettaglio. Ecco qualche esempio: pane scontato del 40 per cento dalle 18,00 del pomeriggio al forno “Perdonati” di Ferrara (“È stato un buon affare, perché altrimenti quella merce andava buttata” commenta il proprietario); pane del giorno prima scontato al 50 al forno “Profumo di pane” di Sulmona, e stesso meccanismo presso “Fior di Pane” a Roma, dove dopo le 18,00 tutti i tipi di pane vengono venduti a un euro.

La febbre degli sconti, che nasce dalla necessità di ridurre gli sprechi alimentari e aumentare le possibilità di risparmio per i consumatori, in Europa è già in fase avanzata da tempo. In Francia, per esempio, è nata la catena delle panetterie di baguette invendute: si comprano a 40 centesimi al chilo. In Svizzera, a Zurigo, è di gran moda il negozio “Frisch von gestern”, ovvero “Fresco di ieri”: torte, biscotti e pane del giorno prima con il 50 per cento di sconto. In Inghilterra le più note catene di supermercati, a partire dalla Asda, la sera mettono sul banco pane e prodotti freschi alimentari in scadenza a prezzi scontati.

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COME RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI – In realtà è l’intera filiera della distribuzione alimentare che si sta adattando al cambiamento nello stile della spesa da parte della spesa. «Tutte le analisi di mercato dicono una cosa molto chiara: la propensione dei consumatori è quella di ridurre la quantità piuttosto che la qualità dei prodotti, con una particolare attenzione agli sprechi» dice Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia. E i margini di risparmio, in questa direzione, non mancano. Circa il 30 per cento dello spreco alimentare, ricordiamolo, avviene nelle nostre mura domestiche, quindi a partire dalla spesa. Supermercati e dettaglianti lo hanno capito bene, e cercano, con le loro offerte, di assecondare la rivoluzione dal basso dei consumatori.

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