Caldaia a biomassa: cosa brucia e quanto costa

Funziona con i residui agricoli: mais, grano e noccioli di olive. Ma anche legno. La versione più semplice parte da 4 mila euro

come funziona la caldaia a biomassa
In teoria, il funzionamento è molto simile a quello di una caldaia a gas. In pratica, cambia tutto in quanto la combustione della biomassa chiama in causa sostanze e scarti di materiali di origine animale, organica, vegetale. Ma come funziona la caldaia a biomassa e in che modo si presenta come un’ottima alternativa alle caldaie che utilizzano combustibili fossili.

CALDAIA A BIOMASSA

In tempi di caro-bollette, e di prezzi del gas e dell’energia alle stelle, la caldaia a biomassa non è più un’alternativa da tenere presente nel caso di abitazioni in aree di montagna o rurali, oppure in centri urbani dove non arriva il metano. Piuttosto, è la soluzione per iniziare a sostituire del tutto la dipendenza da gas e fonti fossili sia per risparmiare e non sprecare, che per migliorare l’ impatto ambientale.
Ma cos’è nello specifico e come funziona una caldaia a biomassa?
In primis, una caldaia di questo genere è caratterizzata da una camera di combustione in cui viene bruciato materiale di origine organica sia animale che vegetale. Questi residui sono anche noti come biomasse, ossia composti recuperati da scarti di produzione agricola o industriale.
In particolare, i prodotti ricavati possono essere ciocchi di legno, pellet, nocciole e scarti di frutta secca o segatura ad esempio. Tutti materiali utilizzabili in una caldaia a biomassa.
caldaia a biomassa, legna da ardere

COME FUNZIONA CALDAIA A BIOMASSA

Un impianto a biomasse funziona all’incirca nello stesso modo di una caldaia a gas. Nel dettaglio, il combustibile organico prende il posto del gas e attraverso la combustione dissipa calore, trasferendolo all’acqua.
Le tubazioni, attraverso un meccanismo di mandata e ritorno, lasciano passare l’acqua in tutti i caloriferi e termosifoni di un edificio, riscaldando gli ambienti desiderati.
La caldaia può essere tenuta in funzione anche per un intero anno ed è progettata per durare nel tempo. Durante i mesi più caldi è ad ogni modo possibile spegnerla definitivamente. È consigliabile, quando si installa una caldaia a biomassa, applicare un rilevatore di monossido di carbonio. L’impianto infatti potrebbe non riuscire a bruciare tutto il contenuto al suo interno, da cui potrebbero avere origine gas pericolosi di cui è bene stare attenti.

VANTAGGI CALDAIA A BIOMASSA

I vantaggi principali legati all’installazione di una caldaia a biomassa sono:
  • Risparmio energetico
  • Costi di installazione contenuti
  • Bonus e detrazioni fiscali
  • Combustibile economico
  • Riduzione emissioni di gas serra

A seconda dei contesti, ad esempio se si è in città o in montagna e in base alla provenienza della biomassa, il costo della materia prima per la combustione può raggiungere lo zero. È da considerare inoltre che in genere i costi di pellet o cippato sono già inferiori a quelli di gas o metano. Pertanto, su questo punto di vista, il vantaggio è assicurato.

Il risparmio deriva anche da un altro fattore determinante: la riduzione degli sprechi energetici. Questo avviene sia per la capacità di generare maggior calore e per maggior tempo rispetto a una normale caldaia a gas. Ma anche per le biomasse che possono prolungare l’autonomia a oltre 24 ore a pieno carico.

In linea di massima, si stima che il risparmio in un anno possa oscillare tra il 40 e il 65 per cento.

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CALDAIA BIOMASSE SVANTAGGI

Gli impianti a biomasse hanno diversi vantaggi. Ma bisogna considerare anche alcuni punti a sfavore che talvolta possono anche rendere complesso installarla. Una caldaia a biomassa in primis è ingombrante. Le sue dimensioni sono importanti e se non si ha spazio a sufficienza, risulterà difficile, se non impossibile, optare per questa soluzione.

Un altro punto di cui tenere conto è il locale tecnico, uno spazio dedicato all’esterno dell’immobile dove dovrà essere posto l’impianto e una canna fumaria indipendente per lo scarico dei fumi. Rispetto ad una caldaia a gas a condensazione, le biomasse devono essere caricate all’interno dell’impianto, cosa che può avere diversi aspetti negativi. Da un lato, il fastidio di dover svuotare i sacchi di pellet o cippato, anche abbastanza pesanti, al suo interno. Dall’altra, l’essere provvisti di un’area per lo stoccaggio delle biomasse.

Come ben ipotizzabile infatti, la caldaia a biomassa si presta molto bene in aree suburbane, in campagna o in montagna. Tuttavia, sono da qualche tempo disponibili impianti più compatti e versatili in grado di soddisfare anche le esigenze di chi vive in appartamento.

CALDAIA A BIOMASSA PER APPARTAMENTO

Come funziona la caldaia a biomassa per appartamento? Allo stesso modo di una qualsiasi altra caldaia dello stesso genere, ma risponde a delle caratteristiche specifiche in grado di occupare uno spazio limitato e soddisfare il fabbisogno energetico domestico, anche in città.
Gli impianti da appartamento sono ideati anche per produrre energia elettrica oltre a quella termica. Pertanto, considerare di istallarne una è di sicuro una valida alternativa anche in ottica rinnovabili e risparmio sui costi delle utenze.

COSTI CALDAIA A BIOMASSA

Una delle caratteristiche di cui tenere conto prima di scegliere una caldaia a biomassa riguarda la propria abitazione. È infatti necessario essere a disposizione, anche se di dimensioni ridotte, di uno spazio di stoccaggio dove stoccare e lasciare essiccare al meglio i ciocchi di legno o la tipologia di biomassa che si andrà ad utilizzare.
Questo è un fattore fondamentale poiché la resa migliore è data proprio dal grado di essiccazione raggiunto dalle biomasse. Valutata l’idoneità all’istallazione, si può passare a considerare i prezzi, tutt’altro che semplici da chiarire.
Il motivo principale per cui è complesso dare un costo preciso di una caldaia a biomassa dipende dai preventivi che devono valutare diversi aspetti chiave. In particolar modo, nella scelta di una caldaia, bisognerà considerare:
  • i mq da riscaldare in un edificio,
  • tipo di biomasse: cippato, segatura, pellet, ecc.
  • capacità dell’impianto
  • versatile o un solo tipo di biomassa
  • spazio a disposizione

Tuttavia, è possibile fare una stima di quanto si possa arrivare a spendere con o senza aggiunta di bollitore. La caldaia a biomassa semplice ha un costo che si aggira intorno ai 4.000 euro con possibilità di superare anche i 10.000 euro con l’aggiunta di un boiler.

MODELLI CALDAIA A BIOMASSA

Dopo aver scoperto cos’è e come funziona la caldaia a biomassa è il momento di passare anche a scoprire alcuni modelli tra cui poter scegliere. Ecco delle realtà italiane che offrono prodotti di qualità:
  • Caldaia versatile (legna e pellet) – D’Alessandro CLP 30: potenza termica 34.9 kW
  • Caldaia a pelletKlover Ecompact 250: potenza termica 23.4 kW
  • Caldaia CS Thermos Lyra 27: potenza termica 27 kW

Inoltre, scegliendo le caldaie giuste, è anche possibile accedere all’eco-bonus e detrazioni fiscali vantaggiose.

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BONUS CALDAIA A BIOMASSA

Negli ultimi anni sono stati introdotti dei piani nazionali per agevolare la transizione energetica domestica. In particolar modo, è stato reso possibile l’accesso a detrazioni fiscali che partono dal 50 per cento per efficientare la classe energetica degli immobili in tutto il Paese.
Non si tratta di bonus esclusivamente validi per gli impianti a biomasse, ma di detrazioni e incentivi fiscali volti a promuovere la sostituzione di caldaie obsolete, inquinanti e che sprecano ancora troppa energia.
Le fasce del bonus caldaia a biomassa comprendono:
  • Conto termico 2.0 fino al 65 per cento
  • Detrazioni Ecobonus per il 50 per cento fino ad un massimo di 30.000 euro
  • Bonus casa: detrazioni per ristrutturazione fino al 50 per cento
  • Superbonus 110 calcolato sulla percentuale dell’importo totale da un perito

Lo sconto in fattura o la cessione di credito sono disponibili sono negli ultimi tre casi, mentre non è previsto per il conto termico.

Per riuscire ad usufruire degli incentivi fiscali, è necessario che un perito ispezioni la casa per individuare la tipologia migliore di caldaia per la propria casa. In seguito, a seconda dei lavori che saranno svolti e del miglioramento energetico che si apporta all’edificio, si potrà godere di determinate detrazioni tra quelle citate.

MANUTENZIONE CALDAIA A BIOMASSA

È consigliato ripulire la caldaia almeno una volta al mese e rimuovere tutti i residui di cenere o materiale organico. Il cumulo recuperato può essere adoperato anche per creare compost, quindi fertilizzante naturale.

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