Vita sedentaria: danneggia cuore e cervello

Il rischio di morte prematura raddoppia rispetto a chi resta attivo. E il cuore soffre. Per combattere la sedentarietà partite dalle scale da salire a piedi

Rischi vita sedentaria

RISCHI VITA SEDENTARIA

Quante volte restiamo incollati alla sedia solo per pigrizia? Spesso, troppo spesso. Lo facciamo, per esempio, sul lavoro e anche in casa, e così ci abituiamo a quello stile di vita sbagliato e scorretto, la vita sedentaria, che poi ha effetti negativi, e sprechi, sulla nostra salute e in generale sul nostro fisico. Per rovesciare il paradigma, bisogna partire da un diverso obiettivo in materia di stile di vita: come movimentarla. Sempre, anche sul lavoro, e in modo piacevole e semplice.

Basta anche una semplice camminata di soli 20 minuti per abbattere i rischi di infarto, ictus e diabete. Una vera e propria medicina preventiva a costo zero.

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VITA SEDENTARIA CUORE

Al contrario, trascorrere la maggior parte della giornata seduti, mette a rischio la salute del cuore.  È quanto emerge da uno studio condotto dall’UT Southwestern Medical Center che ha analizzato l’associazione tra i livelli di forma fisica, l’esercizio fisico quotidiano e i comportamenti sedentari in oltre 2mila partecipanti allo studio NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey).

Dalla ricerca è emerso che la quantità totale giornaliera di attività sedentarie ha effetti sulla salute cardiocircolatoria indipendentemente dalla quantità di esercizio fisico svolto.

VITA SEDENTARIA DANNI

Rimanere seduti a lungo produce effetti negativi anche sulla colonna vertebrale e danneggia il cervello.

Come spiega Renaud Scholzen, fisioterapista belga, andrebbe studiata la correlazione tra la minore mobilità delle persone e la diffusione della malattia di Alzheimer. Senza contare che la lordosi della colonna cervicale determina una scarsa irrorazione sanguigna del cervello modificando la temperatura ideale del sangue incaricato di “raffreddare” il cervello.

È per questo motivo che il fisioterapista da tempo porta avanti una vera e propria crociata contro l’eccessivo tempo trascorso seduti che, come egli stesso sostiene, provoca danni che in Europa portano a 1milione e 200mila morti all’anno.

VITA SEDENTARIA E MORTE PREMATURA

Danni che sono confermati dalla stessa letteratura scientifica. Da un recentissimo studio norvegese condotto presso l’Università di Trondheim è infatti emerso che, per coloro che vivono per venti anni in condizioni di sedentarietà, raddoppia il rischio di morte prematura rispetto a chi resta fisicamente attivo. Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno studiato le abitudini dei cittadini norvegesi adulti, osservando nell’arco di oltre venti anni, il loro livello di sedentarietà o l’attività fisica svolta.

Il campione è stato suddiviso in vari gruppi: gli inattivi, coloro che facevano attività fisica in modo moderato (meno di due ore a settimana) e coloro che erano abituati a svolgerla in modo intenso (due o più ore a settimana). Gli studiosi hanno registrato nel tempo tutti i casi di morte e le relative cause dei decessi. I dati raccolti hanno chiaramente mostrato che per i sedentari esisteva una probabilità doppia di morire per qualsiasi causa e quasi tripla per malattie cardiovascolari.

SEDENTARIETÀ E OBESITÀ

Accanto a un’alimentazione sregolata, la sedentarietà è uno tra i fattori che contribuiscono maggiormente al sovrappeso e all’obesità. Come puntualizza l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, queste due condizioni sono a loro volta tra le cause principali dello sviluppo di molteplici malattie come il diabete di tipo 2, le patologie coronariche e cerebrovascolari, l’osteoporosi e alcune forme di cancro. Un vero effetto domino.

Negli ultimi decenni, sovrappeso e obesità sono divenuti un serissimo problema di salute pubblica nei Paesi occidentali. Guardando nei confini della nostra penisola, ne soffrono 4-5 abitanti ogni dieci, con tassi più elevati nelle regioni meridionali. Il fenomeno riguarda da vicino anche i bambini, con prospettive assolutamente non rosee. Uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics ha rivelato che a causa del sovrappeso e dell’obesità, l’organismo dei più piccoli risulta già danneggiato, evidenziando un rischio di cardiopatie e di diabete fin dall’età prescolare.

Complice della vita sedentaria tra i bambini è soprattutto l’uso smodato di PC, smartphone e tablet. Altro punto debole sono gli spostamenti che avvengono sempre di più in macchina, anche nel caso di brevi tragitti. Come intervenire? Secondo gli esperti, le strategie da adottare sono semplici ma altrettanto efficaci. In primo luogo, motivare i piccoli a fare attività fisica e, cosa ancor più pratica, farli giocare all’aria aperta. Non ultimo, distrarli dalla tecnologia, recuperando buone abitudini ormai perse. Come, ad esempio, leggere la fiaba della buona notte.

COME COMBATTERE LA VITA SEDENTARIA

I dati scientifici, insomma, parlano da soli e mettono in allarme. Se si vuole tutelare realmente la propria salute, diventano perciò fondamentali alcuni piccoli gesti che spezzano la sedentarietà con effetti positivi sull’organismo. Qualche esempio?

  • Salire e scendere le scale a piedi e non con l’ascensore.
  • Andare al lavoro a piedi o in bicicletta o, se proprio le distanze non lo permettono, parcheggiare leggermente più lontano o scendere dai mezzi pubblici qualche fermata prima.
  • Approfittare della pausa pranzo per fare una passeggiata. Bastano solo venti-trenta minuti al giorno di camminata per fare la differenza, contribuendo non solo al benessere fisico ma anche a quello mentale.
  • Stare in piedi su autobus, tram e metro, se abbiamo trascorso seduti la restante parte della giornata.
  • Dire stop alla pigrizia, non rimandando a domani ciò che si può fare oggi.
  • Limitare il tempo trascorso davanti alla TV, ai videogame e allo smartphone, dedicandosi a qualche passatempo attivo, come ad esempio andare al parco, fare giardinaggio o un giro in bici.

VITA SEDENTARIA E CANCRO

Secondo i dati pubblicati sul sito dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) la relazione tra la vita sedentaria e l’aumento delle possibilità di sviluppare un tumore è molto stretta. In particolare, i pericoli riguardano alcune forme di tumore: colon, seno e utero. Per queste specifiche patologie, l’aumento del rischio legato alla scarsità di movimento è tra il 10 e il 20 per cento. Inoltre, negli Stati Uniti è stato calcolato che una percentuale tra il 2 e il 4 per cento dei tumori deriva proprio dalla vita sedentaria delle persone colpite dal male.

COME LAVORARE IN MODO CORRETTO

Sul lavoro, è altrettanto semplice scansare il rischio della vita sedentaria, a condizione di non farsi risucchiare dalla pigrizia. Ecco le cose essenziali da fare nel corso della giornata: alzarsi e muoversi, anche solo per pochi passi, ogni mezz’ora; sviluppare qualche esercizio divertente e gradevole di fronte alla scrivania; utilizzare le pause caffè per andare a fare due passi, per muoversi e non per restare incollati al computer. L’obiettivo deve essere quello di non restare seduti, inchiodati sulla scrivania, per otto ore al giorno. E se amate la tecnologia, e volete abbinare l’esercizio a una sorta di disciplina, dotatevi di un contapassi in modo da essere informati nel corso della giornata dei reali movimenti che fate.

Un’ultima nota, infine, sull’alimentazione. Malgrado seguire una dieta sana non rappresenti un rimedio pratico per vincere la sedentarietà, si tratta comunque di un importante alleato che aiuta a mantenere il nostro organismo in salute. Per una vita più longeva e felice.

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