Psoriasi: cause, sintomi e prevenzione

Anche lo stress può alimentare questa patologia. L'esposizione al sole e la balneoterapia fanno bene. Come l'acqua termale. Il fumo è un fattore di rischio.

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PSORIASI

Inizia ai gomiti e alle ginocchia, e nel 30 per cento dei casi si estende alle articolazioni con dolore, gonfiore e rigidità. La psoriasi è una malattia cronica, assolutamente non contagiosa, per la quale non esiste una cura definitiva. Alcuni farmaci sicuramente possono essere utili (ma vanno presi soltanto dopo l’approvazione del medico) e così possono funzionare alcuni, semplici rimedi naturali.

Di solito, la psoriasi procede per cicli di attacchi e arretramenti, i più forti si scatenano nei mesi invernali, e vi può essere anche un periodo lungo durante il quale le tracce della malattia spariscono per mesi o per anni. Inoltre, la psoriasi peggiora con l’età.

SINTOMI

Ma quali sono i sintomi della psoriasi? Le parti colpite, nella fase iniziale della malattia, sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto. Poi si passa alla parte bassa della schiena e alla pianta dei piedi, non escludendo la zona vicini alle unghie. In questa pagina, comunque, trovate tutti i sintomi della psoriasi. I segni che la malattia lascia sul corpo sono evidenti: lesione da pelle inspessita con un aspetto squamoso e un colore bianco-argenteo.

La psoriasi non è uguale per tutti, e ne esistono diverse forme con diverse gradazioni di gravità. E anche con differenti parti del corpo interessate e colpite dalla malattia. In generale la psoriasi volgare, o a placche, si presenta con macchia rossastre e tonde, ben delimitate ai bordi e ricoperte di squame sovrapposte di colore biancastro. Nei casi più gravi la superficie corporea interessata dalle lesioni è superiore al 10 per cento del totale. Oppure l’estensione è minore, ma la localizzazione è molto importante e colpisce viso, mani, piante dei piedi e l’area genitale: questo tipo di psoriasi ha un maggiore impatto negativo sulla qualità della vita.

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CAUSE

Non esistono cause certe sulla psoriasi, e in proposito circolano molte fake news. Per esempio che possa dipendere dall’alimentazione (l’unica correlazione che viene studiata, al momento senza risultati evidenti, è quella con il glutine). Oppure che si aggravi d’estate. al contrario, con le dovute precauzioni, esporsi al sole nel periodo estivo può essere utile.

In compenso, tra le cause della psoriasi si indicano:

  • Infezione da streptococco. Un classico caso di psoriasi che nasce da cause non legate alla pelle
  • Traumi. Una frattura, un incidente chirurgico, un trauma che colpisce una specifica parte del corpo
  • StressIn alcuni soggetti lo stress elevato può portare a forme specifiche di psoriasi
  • Farmaci. In particolare i beta bloccanti, il litio e i sali d’oro possono provocare la psoriasi o aggravarla se già in atto.

ZONE PIÙ COLPITE

Le segnaliamo partendo dalla testa e scendendo lungo il corpo. Il cuoio capelluto, il condotto uditivo esterno, i gomiti, la schiena, il palmo delle mani. Scendendo, la psoriasi colpisce le ginocchia, le unghie dei piedi  (e anche delle mani) e la pianta dei piedi.

TIPI DI PSORIASI

Esistono diversi tipi di psoriasi, che si distinguono anche sulla base delle zone colpite dalla malattia. La differenza è importante anche per decidere i trattamenti necessari.
  • Psoriasi a chiazze o placche. Colpisce in particolare gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, palme delle mani, piante dei piedi. In queste zone di formano chiazze arrossate con squame grigio-argentee, spesso pruriginose e dolorose. La psoriasi a placche riguarda l’80 per cento dei pazienti.
  • Psoriasi guttata. Appare con chiazze rossastre sul tronco e in qualche caso anche sul viso. Può provocare dolore alle articolazioni.
  • Psoriasi inversa. In questo caso, le chiazze sono rosse e lisce, prive di desquamazione. Colpiscono l’inguine, le ascelle e la zona sotto-mammaria.
  • Psoriasi pustolosa. Piuttosto rara, presenta l’insorgenza di pustole sterili di colorito bianco-giallastro, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.
  • Psoriasi eritrodermica. Coinvolge tutta la cute con placche prive di desquamazione.

RIMEDI NATURALI PSORIASI

La psoriasi, le cui cause sono ancora abbastanza sconosciute, è una malattia, una forma di dermatite cronica, che porta a una sorta di impazzimento delle cellule cutanee. Normalmente la pelle si rinnova, all’incirca, ogni trenta giorni, mentre nella psoriasi la cellula arriva allo strato superiore in appena tre giorni, come se l’organismo avesse perso i freni. Il risultato è la formazione di zone della pelle, chiamate placche, che sono rosse e pruriginose: dopo che le cellule hanno raggiunto la superficie muoiono come le cellule normali, ma sono talmente tante che le placche diventano bianche per lo sfaldarsi delle cellule morte.

MALATI DI PSORIASI IN ITALIA

I malati di psoriasi nel mondo sono 125 milioni. Le persone affette da psoriasi in Italia sono 2,5 milioni, in maggioranza donne: di queste 2 milioni hanno la forma lieve o moderata della malattia. I nuovi casi, invece, sono in media 6 ogni 10mila abitanti. Ma, a prescindere dall’intensità e dalla gravità della malattia, la psoriasi ha un impatto molto forte sulla qualità della vita. Secondo le ultime stime riportate al convegno annuale della European Academy of Dermatology, il 98 per cento dei pazienti subisce un contraccolpo emotivo dalla malattia, il 58 per cento ammette di sentirsi depresso dalle lesioni sulla pelle, e il 60 per cento confessa di perdere in media 26 giorni di lavoro all’anno.

CURE E RIMEDI

E veniamo alla cura. Prima di vedere da vicino i più efficaci, cercate di non essere scoraggiati: per quanto sia ancora una malattia piuttosto misteriosa, la psoriasi moderata, e di solito inizia sempre con questa forma, si può tenere sotto controllo con i 10 consigli che vi diamo.

Lubrificatevi. I primi rimedi sulla lista di tutti i dermatologi sono le creme emollienti. La pelle con la psoriasi è secca, il che può significare un peggioramento della psoriasi, una maggiore desquamazione e un prurito più intenso. Le creme emollienti aiutano la pelle a trattenere l’acqua. L’emolliente può essere il vostro olio da massaggio preferito (purché non irritante) oppure qualcosa di banale come l’olio (ottimo quello di mandorle dolci) o la vaselina. Tutti sono più efficaci se li applicate subito dopo il bagno, quando siete ancora gocciolanti.

Mettetevi al sole. Con dosi regolari di sole intenso il 95% dei sofferenti di psoriasi migliora. Il Mar Morto, in Israele, è famoso per la sua climatoterapia, e molte persone con la psoriasi viaggiano regolarmente verso climi soleggiati. Il problema peggiora soprattutto d’inverno, o nei climi umidi e variabili: per questo dovreste pensare seriamente a trasferirvi in una zona calda e secca. Sono le onde ultraviolette a combattere la psoriasi, e i raggi UV-B sono i più rapidi. Ma c’è una conseguenza a cui non si può sfuggire. I raggi UV-B sono anche quelli che vi scottano e che moltiplicano i rischi di cancro della pelle. Possono anche far sì che la psoriasi compaia in punti che prima erano sani.  Però c’è una via d’uscita: i filtri solari. I vantaggi del bagno di sole superano i rischi di cancro della pelle e di diffusione della psoriasi se usate dei filtri solari nelle zone dove non avete psoriasi ed esponete solo le zone colpite alla piena forza del sole

Accendete la lampada. Prendete una piccola lampada UV-B per trattare le zone colpite dalla psoriasi, che si trovano negli istituti di bellezza, ma queste sono più deboli e vi occorrerà più tempo per guarire.

Usate il catrame. Alcune preparazioni a base di catrame in vendita in farmacia sono più blande delle versioni su ricetta, ma possono essere utili nella psoriasi leggera. Potete applicare il catrame direttamente sulle chiazze oppure immergervi in un bagno all’olio di catrame e curare il cuoio capelluto con uno shampoo al catrame. Tutti i prodotti al catrame in vendita in farmacia macchiano e hanno cattivo odore, quindi di solito vengono lavati via dopo un po’ di tempo, ma ci sono dei tipi che si possono, lasciare sulla pelle per amplificare l’effetto della luce solare e dei trattamenti UV-B. Il catrame vi rende più sensibili al sole, quindi fate attenzione. Alcuni dei nuovi prodotti a base di catrame sono in gel, che è un po’ più elegante e cosmeticamente accettabile. Non puzzano, possono essere usati ogni giorno e si lavano via facilmente. Se un prodotto al catrame provoca bruciore o irritazione smettete di usarlo. E non usate mai catrame sulla pelle lesionata o aperta.

Calore e umidità. I bagni termali e le piscine riscaldate sono ottime per la psoriasi perché appiattiscono le placche ed eliminano le scaglie. Però l’acqua calda può peggiorare il prurito. Un bagno di acqua fredda, magari con una tazza o due di aceto di mele, è invece ottimo per il prurito. Un’altra cosa che funziona bene è il ghiaccio. Mettete qualche cubetto in un sacchetto di plastica e tenetelo contro la parte colpita.

Per piccole zone, provate il cortisone. Le creme al cortisone in vendita senza ricetta sono più deboli delle loro parenti con ricetta, ma meritano un tentativo, e sono più sicure sul viso e nella zona dei genitali. Ma se le usate di continuo in queste zone diventano meno efficaci, e quando smettete di usarle la psoriasi ritorna peggio di prima. Usatele finché non vedete qualche miglioramento, poi eliminatele un po’ per volta.

Sigillate la psoriasi. I ricercatori hanno scoperto che coprire le lesioni con nastro o pellicola di plastica per giorni o per settimane può in qualche caso guarire la psoriasi, soprattutto se prima ci applicate una crema al cortisone. Le cellule in superficie diventano umide e macerate. Sembra che questo rallenti la proliferazione cellulare. Comunque il trattamento funziona solo per piccole zone, non più grandi di una moneta da mezzo dollaro. Bisogna stare attenti perché la pelle può diventare trasudante e infetta, e allora la psoriasi può peggiorare.

L’abbigliamento giusto.  Le persone con la psoriasi non dovrebbero andare in giro a cogliere more, proprio come una persona con il mal di schiena non dovrebbe spostare i mobili. Potete farvi male alla pelle con cose come scarpe strette, cinturini da orologio, rasoi poco affilati e prodotti chimici troppo forti. Piuttosto, se siete in sovrappeso, dimagrite, e questo vi aiuterà molto.

I benefici del pesce. Aggiungete alla vostra dieta capsule di olio di pesce che contengono l’acido grasso EPA (acido eicosapentaenoico). È una buona idea mangiare pesci grassi, come salmone o sgombro, ma dovreste mangiare almeno mezzo chilo o un chilo di pesce al giorno per arrivare a 5 grammi di EPA.

Altri rimedi naturali. Possono diventare utili per combattere la psoriasi i seguenti prodotti naturali: aloe vera e propoli, le tisane di sambuco. Il pompelmo e l’ananas.

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PSORIASI E ACQUA TERMALE

Un gruppo di ricercatori dell’università di Trento ha sottoposto 57 pazienti con psoriasi a un ciclo di 12 trattamenti di balneoterapia in acqua termale, accompagnato dall’idropinoterapia, che prevede di bere un litro al giorno della stessa acqua. I risultati sono stati incoraggianti, con un miglioramento del microbioma cutaneo e intestinale, e sono stati pubblicati sulla rivista Dermatology and Therapy.

FARMACI

Ai farmaci tradizionalmente utilizzati contro la psoriasi (dai trattamenti con prodotti topici naturali come gli emollienti, ai medicinali a base di cortisone), si sono aggiunti i farmaci biotecnologici, che richiedono una particolare competenza da parte del medico curante. Consentono una somministrazione dilatata fino al trimestre, e quindi non stressano il paziente, e riescono con percentuali molto alte (anche nel 90 per cento dei casi a migliorare le condizioni del malato. La cosa certa è che questi farmaci, se ben utilizzati, evitano una progressione del danno articolare, anche se si tratta di terapie che il paziente deve fare a lungo.

L’ultima, interessante novità nel vasto campionario di medicinali che vengono utilizzati, talvolta con scarsissimi risultati, contro la psoriasi, è il Guselkumab, che ha mostrato, anche con statistiche a tre anni, ottime capacità antinfiammatorie nel campo della psoriasi. In particolare questo medicinale, per la fase grave della malattia, riesce a inibire la formazione della proteina IL-23,  che a sua volta ne produce altre, all’interno del sistema immunitario, responsabili della formazione delle placche della psoriasi. In ogni caso, il nostro consiglio quando si tratta di medicinali, e a maggiore ragione quando i precedenti risultati sono stati deludenti, è sempre quello di rivolgersi al medico specialista, in questo caso il dermatologo, per concordare terapia e prodotti.

E tra le novità degli ultimi anni ci sono da segnalare, per pazienti con forme moderate di psoriasi, anche farmaci biologici come infliximab, etanercept, adalimumab, brodalumab.

PREVENZIONE

Si può prevenire la psoriasi? Come nel caso delle cure, anche per la prevenzione non esistono certezze. Se non il muoversi ai primi campanelli d’allarme, come l’apparire di lesioni rossastre in alcune zone del corpo, dalle unghie al cuoio capelluto. Una recente ricerca di un gruppo di scienziati del Karolinska Institut di Stoccolma ha individuato alcuni indicatori utili, in grado di predire l’andamento della psoriasi nel corso del tempo. In particolare, si tratta di valori che si possono recuperare attraverso l’esame del sangue. Nella stessa ricerca, che ha coinvolto ben 721 pazienti di età superiore ai 15 anni, viene confermato l’aumento del rischio nel caso di un soggetto fumatore. Un motivo in più per smettere di fumare. Contro la psoriasi, anche in forma preventiva, è molto utile la terapia idrotermale (balneoterapia), specie con acque ricche di magnesio, bicarbonato e calcio. E’ sempre opportuno, comunque, parlarne con il medico.

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