Come risparmiare con il riciclo, i comuni che premiano i cittadini. Meno tasse e più servizi

In Toscana tassa sui rifiuti dimezzati se pulisci gli alberi. In Veneto sconti sulla bolletta della luce. Nel Lazio la compostiera di comunità. Il Calabria eco-point con buoni per fare la spesa. In Piemonte premi per chi ricicla bene il cartone

COME RISPARMIARE CON IL RICICLO –

I rifiuti in Italia sono da sempre un problema. Le cronache sono piene di casi di emergenze che hanno provocato veri e propri disastri ambientali. Le cause principali vanno ricercate nell’utilizzo delle discariche e degli smaltimenti indifferenziati, un retaggio novecentesco che ha permesso il proliferare di corruzione e inefficienze. Lo smaltimento, infatti, per troppo tempo è stato un ricco affare sul quale speculare a discapito dei cittadini. Da qualche anno, però, si sta cominciando ad invertire la marcia con sempre più comuni che hanno messo in campo politiche che premiano i buoni comportamenti dei cittadini e progetti innovativi. Così oggi in tutte le regioni italiane brillano amministrazioni che eccellono a livello internazionale nelle filiere del riciclo e del riuso.

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COMUNI CHE RISPARMIANO CON IL RICICLO –

Da una capillare diffusione della raccolta porta a porta, ai sistemi di tariffazione puntuale, passando per le politiche locali di prevenzione ecco quali sono i comuni in giro per la Penisola che si sono distinti per iniziative che hanno reso le città più pulite e i cittadini più soddisfatti. Anche grazie a una considerevole diminuzione delle tasse, perché la regola giusta, per tutti, dovrebbe essere questa: Chi sporca meno, paga meno.

  • PIEMONTE

BORGOSESIA –

Questo comune in provincia di Vercelli è caratterizzato da aree collinari e montane, ma nonostante le difficoltà logistiche è stata messa in atto una raccolta porta a porta di carta e cartone presso le famiglie e di imballaggi presso le attività̀ commerciali di assoluto successo. Tanto che si è meritato per il 2016 “il premio come Comune Riciclone” per la miglior raccolta di carta e cartone di tutto il nord Italia. Per raggiungere questo obiettivo sul territorio sono state fatte campagne di comunicazione dedicate ai cittadini per sensibilizzare sull’importanza della raccolta differenziata con percorsi specifici di educazione ambientale rivolti ai ragazzi.

  • LOMBARDIA

VARESE –

Produrre meno rifiuti significa anche sprecare meno cibo, il bene primario per eccellenza che più di ogni altra cosa è particolarmente odioso far finire nel cassonetto. A tal proposito, in questa legislatura, la deputata Maria Chiara Gadda si è battuta con successo per l’approvazione della legge contro gli sprechi alimentari. “L’obiettivo – ha dichiarato Gadda – è favorire le donazioni delle eccedenze alimentari e allo stesso tempo promuovere l’educazione e la sensibilizzazione, non solo dei bambini ma anche degli adulti”. Perché, secondo la deputata, sono davvero molte le cattive abitudini troppo diffuse, come ad esempio confondere la data di scadenza con quella dell’indicazione di consumo. Quest’ultima, infatti, avverte il consumatore che il prodotto può perdere alcune caratteristiche non che debba essere buttato. “Favorire le buone pratiche per riuscire in una vera e propria rivoluzione culturale che passa anche attraverso gli incentivi per i cittadini secondo il principio di chi meno rifiuta più risparmia”. Sulla scia di questa legge, il comune di Varese, terra d’origine dell’onorevole, il prossimo 27 febbraio lancerà un iniziativa di sensibilizzazione con la collaborazione di 7 ristoranti. In questi locali sarà possibile utilizzare la doggy bag, il classico sacchetto da poter portare a casa con il cibo avanzato durante il pasto affinché non vada buttato. Un modo pratico e utile per abbattere quel muro di imbarazzo insensato che spesso ci impedisce di chiedere di far incartare il cibo che non abbiamo mangiato. Nel comune lombardo, infine, l’amministrazione sta anche lavorando anche una nuova legge per la tariffazione puntuale dei rifiuti che verrà attuata dopo un periodo di studio dei migliori modelli su campo nazionale.

  • VENETO

CONEGLIANO, VITTORIO VENETO E ODERZO

Preoccuparsi di smaltire nel modo giusto i rifiuti non è solo un dovere civico ma può diventare anche un modo per guadagnare. Gli abitanti di queste tre cittadine venete, infatti, hanno la tassa annuale dei rifiuti pagata e sconti sulla bolletta della luce in cambio di un riciclo corretto delle bottiglie di plastica. Per riuscirci basta utilizzare gli appositi riciclatori incentivanti messi a disposizione dal progetto “Equaazione – Tu ricicli, io ti pago”. L’iniziativa, unica nel suo genere, prova a incentivare la raccolta differenziata e il recupero dei materiali di scarto, premiando i cittadini. Quest’ultimi, in cambio di ogni bottiglia PET conferita correttamente, ricevono un bonus in euro da riutilizzare per effettuare acquisti nei negozi e supermercati convenzionati o soldi spendibili attraverso l’app 2Pay che permette di semplificare il processo di pagamento riducendo i costi delle transazioni.

PONTE NELLE ALPI –

Il comune in provincia di Belluno è tra i “campioni del riciclo in Italia”. La rivoluzione “verde” è iniziata nel 2007, quando in otto mesi è stato smantellato il servizio di cassonetti stradale ed è stato sostituito con quello porta a porta. Per rendere la tassazione il più possibile aderente ai consumi, il comune ha stabilito una tariffa puntuale, cioè distinta tra una parte fissa, determinata dai costi del servizio, e una parte variabile, proporzionale alla quantità di rifiuti accumulati. Oggi a Ponte nelle Alpi oltre il 90 per cento degli scarti viene differenziato con enormi vantaggi per l’ambiente e per le casse comunali. I soldi risparmiati dall’ottimizzazione del servizio, infatti, sono stati reinvestiti nell’assunzione di nuove risorse, così dai cinque addetti del 2006 si è passati ai 15 del 2016, che si occupano della raccolta differenziata, della gestione dell’ecocentro, dello spazzamento e della pulizia delle strade.

  • TOSCANA

MASSAROSA

In questo piccolo comune sempre all’avanguardia sull’economia green e sui servizi resi ai cittadini, lo sconto sulla tassa dei rifiuti si combina con la possibilità di migliorare altri settori di interventi della macchina comunale. La proposta dell’amministrazione è la seguente: la tassa sulla spazzatura viene ridotta fino al 50 per cento a chi è disponibile a potare alberi, pulire le aiuole e tutti gli spazi verdi della cittadina. Qui il vantaggio antispreco è doppio. Il cittadino sicuramente risparmia e svolge un’attività di grande valore civico; il comune rinuncia a un’entrata, con la riduzione della tassa sui rifiuti, ma solo in teoria, perché intanto diminuisce un’uscita per la manutenzione del verde urbano.

LUCCA

Da qualche anno i cittadini pagano le tasse sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in base a quanti ne producono. Il monitoraggio, che risponde alla filosofia del “paghi quanto consumi”, è stato reso possibile da chip che sono stati applicati ai sacchetti dedicati alla raccolta differenziata. In questo modo i rifiuti sono tracciabili e l’amministrazione sa come e quando ogni cittadino li smaltisce. Chi spreca meno immondizia, inoltre, appesantendo al minimo la catena di smaltimento, paga meno tasse dei rifiuti, ovvero risparmia. Al contrario, invece, gli spreconi vengono penalizzati sul piano fiscale.

  • LAZIO

BASSIANO

In questo paese in provincia di Latina è stata promossa un’iniziativa davvero interessante. Grazie al progetto Bassiano..si differenzia” il comune si è dotato di una compostiera di comunità che trasforma i rifiuti organici in fertilizzanti per l’orto. Tutti gli scarti di questo tipo, infatti, vengono recuperati e trasformati in concime naturale con vantaggi considerevoli per la comunità, primo tra tutti la possibilità di applicare una veloce riduzione “fisica” dei volumi di rifiuti conferiti in discarica (circa il 70 per cento). Il progetto prevede inoltre una parte didattica con la fornitura di un gioco di società a tema per i bambini e calendari informativi-educativi per gli adulti.

FORMELLO –

Il comune in provincia di Roma negli ultimi anni ha promosso un progressivo incremento della raccolta differenziata che ha raggiunto degli ottimi risultati. Il merito è dell’impegno del Comune e dei cittadini, ma anche dell’introduzione del codice a barre personalizzato sui conferimenti. Questa iniziativa innovativa, che pian piano stanno adottando sempre più comuni, permette di monitorare i rifiuti, premiando i cittadini virtuosi a discapito di quelli meno attenti alle raccolte differenziate.

  • CAMPANIA 

SALERNO –

Nel capoluogo campano è stata vinta la sfida della raccolta differenziata dei pannolini, nonostante si tratti di un rifiuto ostico e difficile da riciclare. Da anni, però, l’amministrazione si avvale della collaborazione della Fater di Pescara (titolare, tra gli altri dei marchi Pampers, Lines e Tampax) che ha permesso di recuperare da ogni tonnellata di pannolini raccolti circa 150 chilogrammi di plastica sterilizzata e 350 di cellulosa, pronti per il riutilizzo. Per incentivarne la raccolta tra i cittadini, il comune ha abbassato la tassa sui rifiuti urbani in base alla quantità di pannolini conferiti anziché messi nella pattumiera. Uno sconto che non è applicato solo a Salerno ma anche in tanti altri comuni della provincia e del quale possono usufruire circa 300mila campani.

  • CALABRIA

STRONGOLI –

Nel paese in provincia di Crotone nel 2016 sono arrivati gli eco-point dove flaconi di plastica, bottiglie e lattine in alluminio si trasformano in sconti presso numerose attività commerciali locali. L’accordo è stato siglato tra l’amministrazione comunale e l’azienda Garby e prevede l’installazione di due punti multimediali per il riciclo dei materiali in plastica. Per usufruire degli sconti i cittadini devono semplicemente recarsi al macchinario e inserire bottiglie e flaconi. In cambio ricevono uno scontrino con gli eco-punti ottenuti, che sono cumulabili e possono essere spesi immediatamente presso le attività commerciali convenzionate. 

TAURIANOVA –

Questo comune in provincia di Reggio Calabria, secondo i dati di Legambiente, nel 2016 ha fatto registrare un incremento del 50 per cento della raccolta differenziata rispetto all’anno precedente. L’impresa è stata possibile grazie a interventi mirati di sensibilizzazione degli utenti, che hanno sfruttato a pieno il nuovo sistema di raccolta porta a porta. Per capire la portata del risultato basti pensare che il valore di raccolta procapite si è attestato a circa 23 chilogrammi per abitante, a fronte degli otto in media della regione Calabria.

  • BASILICATA

ATELLA –

In questo piccolo comune della Lucania, in provincia di Potenza, è stato avviato un progetto green che trasforma i rifiuti in medicinali e non solo. Ad Atella, infatti, i materiali di scarto se riciclati correttamente si trasformano in Bonus Ambiente. Il progetto denominato #differenziAMA, nasce dall’idea di Ama Utility, la partecipata del comune che gestisce la raccolta differenziata, e consiste nel corrispondere 0,20 euro per ogni chilogrammo di materiale correttamente differenziato. Vetro, plastica, carta: tutti materiali utili al cittadino per ricevere un Bonus Ambiente che si traduce in denaro, accreditato su una carta di credito. Grazie ai soldi accumulati le famiglie possono acquistare beni alimentari, beni di prima necessità per la Caritas, medicinali o addirittura pagare servizi, quali ad esempio, l’abbonamento dell’autobus per la scuola.

  • SARDEGNA

OLBIA –

In questa città della Sardegna hanno deciso di migliorare la raccolta differenziata con l’aiuto dello smartphone. A metà 2016, infatti, è stata lanciata un’app con cui i cittadini possono inviare segnalazioni sul mancato ritiro dell’immondizia, sui rifiuti abbandonati, i contenitori danneggiati e la pulizia della strada carente. Con l’applicazione, che si chiama “App De Vizia Olbia”, è possibile anche firmare la segnalazione e allegare una foto.

SASSARI –

Una buona gestione dei rifiuti passa anche attraverso le campagne di sensibilizzazione. A Sassari ad esempio, l’Università cittadina ha lanciato un concorso ad inizio 2017 fra gli studenti per creare uno slogan per la raccolta differenziata. Il concorso, premierà i tre migliori: 1.000 euro all’idea vincente, 500 al secondo classificato e una targa ricordo per il terzo. L’obiettivo è arginare l’impatto che gli scarti hanno nell’economia ambientale della regione. Basti pensare che l’Ateneo, solo per quanto riguarda le bottiglie di plastica, consuma 1,6 milioni di pezzi l’anno.

  • PUGLIA

BARI –

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, da questa estate, ogni tanto, dismette la camicia bianca e indossa la tuta da lavoro dello spazzino. L’obiettivo è smascherare i cittadini che non fanno correttamente la raccolta differenziata e si ostinano a buttare i rifiuti tutti insieme. Una volta individuati i colpevoli partono multe salate, perché il senso civico si incentiva anche così. “Per condurre questa battaglia di civiltà – ha spiegato il sindaco in una recente intervista – ho dovuto dividere i cittadini tra buoni e cattivi. I buoni, quelli che ci hanno permesso di raddoppiare la differenziata, hanno il dovere di denunciare”. Inoltre da qualche mese in città si aggirano due automobili dotate di telecamere pronte a immortalare i trasgressori dei rifiuti. Si tratta di due vetture civetta della polizia municipale che attraversano i quartieri e le zone periferiche di Bari a caccia degli incivili che conferiscono i rifiuti fuori orario o lasciano sacchetti ingombranti per terra fuori dai cassonetti. Per ora si tratta di un esperimento ma a breve potrebbe essere adottato in pianta stabile.

PER APPROFONDIRE: Non mi rifiuto, la campagna che promuove la raccolta differenziata a ritmo di musica (video)

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