Università: tasse dimezzate a studentesse incinte e neo-mamme

La decisione presa a Torino, con voto unanime del senato accademico e del consiglio di amministrazione. Un modo concreto per aiutare le giovani madri a proseguire gli studi senza dovere pagare troppi soldi per le rette.

RIDUZIONE TASSE UNIVERSITARIE TORINO –

Qualcosa si muove nel mondo universitario a favore delle donne e per contrastare, in modo molto concreto, la discriminazione femminile. L’università di Torino, con voto unanime del Senato accademico e del consiglio di amministrazione, e anche questo è un ottimo segnale, ha deciso di dimezzare le tasse universitarie per le studentesse incinte e neo madri.

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RIDUZIONE TASSE PER STUDENTESSE INCINTE E NEO MAMME –

Questo provvedimento, che ricalca in grandi linee quanto avviene da molti anni in diversi paesi del Nord Europa, è un aiuto alle donne che corrono il rischio di rallentare il percorso universitario, e quindi di ritrovarsi con un maggiore numero di quote da versare, per effetto della maternità e del suo ciclo naturale. Non sono rari, infatti, i casi di studentesse che hanno dovuto abbandonare gli studi, esattamente come avviene sul lavoro, per il fatto di avere deciso di tenersi un figlio.

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DIMINUZIONE NUMERO STUDENTI FUORI CORSO –

Quindi, grazie alle tasse dimezzate, si dovrebbe avere anche un effetto collaterale, ovvero la diminuzione degli studenti che finiscono fuori corso. D’altra parte l’università di Torino è l’ateneo del Nord Italia con le tasse più basse per gli studenti e con le migliori agevolazioni per le fasce più deboli. E le fasce deboli non possono ridursi soltanto a una questione di reddito familiare, ma devono comprendere anche i problemi legati appunto alla maternità. Resta solo una domanda: perché non estendere la decisione di Torino anche alle altre università italiane?

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