Ricerca, ragazzi davanti a Web e tv per sette ore al giorno, spesso soli

I media riempiono la giornata dei ragazzi italiani mediamente per circa sette ore al giorno e spesso sono da soli. E’ quanto emerge da una ricerca sull’uso dei media da parte dei minori condotta dal Forum delle associazioni familiari su un campione di 1.300 giovani e giovanissimi di 9 regioni e presentata oggi in previsione della […]

I media riempiono la giornata dei ragazzi italiani mediamente per circa sette ore al giorno e spesso sono da soli. E’ quanto emerge da una ricerca sull’uso dei media da parte dei minori condotta dal Forum delle associazioni familiari su un campione di 1.300 giovani e giovanissimi di 9 regioni e presentata oggi in previsione della Giornata internazionale della famiglia, il prossimo 15 maggio, durante il convegno «La famiglia esposta», a Roma.

I ragazzi tra i 7 e i 18 anni guardano in media la televisione per 100 minuti al giorno e il 34% per più di tre ore, il cellulare, anche se non continuativamente, viene utilizzato per oltre due ore al giorno. L’uso di Internet è di circa un’ora, a cui però si aggiungono altri 77 minuti di collegamento a Facebook e altri social network.

Dall’indagine si deduce che i cosiddetti nuovi media (Internet, cellulare, pod cast) stanno praticamente soppiantando quelli tradizionali, ad eccezione della televisione, e che questi strumenti sono quelli il cui uso è meno controllato dai genitori: il 41,4% degli intervistati ha infatti dichiarato di utilizzare i social network sempre da solo, percentuale che sale con l’avanzare dell’età, tra i 12 e i 14 anni il dato raggiunge il 50%.

I ragazzi sono comunque consapevoli dell’influenza che i media hanno sui loro comportamenti e dei pericoli che si annidano nella Rete: l’87% ha infatti detto di ritenere che i media influenzino i loro comportamenti e per il 64,4% si tratta di un’influenza negativa. Sul fronte Internet, invece, il 92% ritiene che contenga dei pericoli e il 20% dei ragazzi ha ricevuto messaggi pericolosi e ambigui online, il 55% dei quali ne ha parlato con i genitori. E ancora: il 32% ha ricevuto richieste di dati personali su internet e il 31% ha incontrato persone conosciute sul Web.

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