Aereo di Renzi, decolli e atterraggi di prova. Pronti a partire, ma non è meglio ripensarci?

Il nuovo Air Force italiano sta terminando le prove sulle piste di Malpensa e di Fiumicino, pronto per il definitivo decollo. Costa 175 milioni di euro, e forse sarebbe il caso di rinviare questa spesa.

AEREO RENZI –

Non è il momento migliore della breve carriera di Matteo Renzi come presidente del Consiglio. L’attacco frontale alle banche italiane con i mercati finanziari sotto pressione, i dati sull’economia e sul lavoro non proprio incoraggianti, un pezzo del governo e della maggioranza (il partito di Angiolino Alfano) a serio rischio, anche per la valanga di un’inchiesta sulla corruzione, i vecchi mandarini del Pd pronti a metterlo nell’angolo per riprendersi il partito (e magari anche Palazzo Chigi). Per non parlare dei sondaggi, che ormai danno per più che possibile il sorpasso dei Cinque Stelle ai danni proprio di Renzi e del suo partito.

In questo clima infuocato, veniamo a sapere che una cosa sta andando bene per il premier: il collaudo del suo nuovo aereo di Stato, non a caso battezzato Air Force Renzi. Un Airbus A340, preso con un contratto di leasing da Alitalia-Etihad, con una spesa di 15 milioni di euro l’anno. L’aereo sta decollando e atterrando a ripetizione, tra Milano Malpensa e Fiumicino, e tutto sembra pronto per un varo definitivo. Ma la domanda resta quella che abbiamo posto all’inizio di questa storia, senza demagogia: è davvero opportuno, in un momento del genere, procedere al cambio dell’Air Force italiano? Non farebbe meglio il presidente del Consiglio, anche in virtù di quanto sta accadendo in questi giorni, a rinviare la spesa?

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VOLI DI STATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO –

Le ragioni di Renzi, sulla carta, non mancano. Da 19 anni l’Italia non rinnova l’aereo del presidente, e l’attuale, a parte gli aspetti sulla capienza, non ha un’autonomia sufficiente di carburante per fare i viaggi a lungo raggio in un’unica tappa. Ma è davvero così faticoso per il premier e per il suo staff viaggiare in alcuni casi, con una tappa intermedia?

La scelta di Renzi è molto sbagliata per diversi motivi. Innanzitutto, la situazione dei conti pubblici del Paese è ancora ad altissimo rischio, e mettere a conto dello Stato in questo momento tanti soldi per  un A340 non è proprio il massimo dell’opportunità. Inoltre 15 milioni di euro l’anno, che risultano nel budget di Palazzo Chigi per il 2016, non sembrano lontani da una parola che in questo sito citiamo molto: spreco.

COSTO VOLI DI STATO –

Infine, è vero che oggi Renzi viaggia su un aereo “vecchio” rispetto a quello dei suoi colleghi. Ma il nuovo mezzo, con 300 posti, sala conferenza e camera matrimoniale per il presidente, è il doppio dell’aereo utilizzato da Hollande e simile soltanto al Force One di Obama. Anche la Merkel utilizza un A340: ma lo ha comprato usato dalla Lufthansa e tra l’Italia e la Germania le differenze non sono proprio irrilevanti. Ci ripensi il premier, prima di dare l’ok definitivo a questa spesa, lui che ha fatto della lotta alle auto blu una delle sue battaglie moralizzatrici, e anzi, se proprio vuole cambiare qualcosa, utilizzi meno, il meno possibile, l’aereo di Stato.

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