Stretta alle slot machine: arrivano i primi provvedimenti. Ma non bastano…

Più tasse per gli apparecchi che erogano premi in denaro, ma siamo ancora lontani da quelle che gravano su lavoro e risparmio. Niente pubblicità tra le 7 e le 22. Nulla osta possibili solo per sostituire i vecchi giochi, e non per nuove macchine.

PROVVEDIMENTI NO SLOT –

Finalmente il governo sembra intenzionato a battere un colpo per contenere le scommesse del gioco d’azzardo e la diffusione delle slot machine, delle quali l’Italia vanta il record europeo per numero rispetto alla popolazione.

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PROVVEDIMENTI CONTRO LE SLOT MACHINE –

Nella nuova legge di stabilità, ma vedremo poi la versione finale che sarà approvata in Parlamento, ci sono tre segnali positivi rispetto a questa battaglia di civiltà. Il primo riguarda l’aumento del prelievo fiscale (+2.5 per cento) sulle macchine che erogano premi in denaro, e in questo modo si arriva al 17,5 per cento totale. Ancora poco, e molto meno delle tasse che gravano sul lavoro e sul risparmio, ma comunque un passo avanti. Secondo segnale: la pubblicità di questi giochi viene vietata nelle trasmissioni radio-tv generaliste tra le 7 e le 22. Anche qui, troppa timidezza. Domanda: ma se la pubblicità delle sigarette viene vietata 24 ore su 24 e ovunque, perché un provvedimento simile non deve riguardare un’altra patologia dei cittadini, come appunto i danni causati dalla ludopatia? Terza novità: dal 2016 il nulla osta per nuovi apparecchi sarà rilasciato solo per le sostituzioni di quelli vecchi e non per nuove slot machine. Chi vigila su questa norma? E perché sono scomparse altre norme che vietano la presenza delle slot machine in alcuni luoghi, dove i giovani sono più esposti al rischio azzardo?

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