“Pronto intervento per gli animali”

E’ l’ammiraglia di quella che si spera possa diventare una cospicua flotta di automezzi dedicati al primo soccorso degli animali in difficoltà, in situazioni ordinarie ma anche e soprattutto in occasione di calamità naturali. Ed è stata allestita grazie al contributo di migliaia di bambini italiani che hanno partecipato all’iniziativa degli «Amici cucciolotti», un album […]

E’ l’ammiraglia di quella che si spera possa diventare una cospicua flotta di automezzi dedicati al primo soccorso degli animali in difficoltà, in situazioni ordinarie ma anche e soprattutto in occasione di calamità naturali. Ed è stata allestita grazie al contributo di migliaia di bambini italiani che hanno partecipato all’iniziativa degli «Amici cucciolotti», un album di figurine dedicato agli animali il cui acquisto ha permesso di finanziare la prima ambulanza per i pet. Isotta – così si chiama il nuovo automezzo, in onore della gatta salvata dalle guardie zoofile dell’Enpa tra le rovine di Onna, uno dei paesi più colpiti dal terremoto che ha devastato l’Abruzzo nel 2009 – è stata presentata alle Stelline di Milano e nelle prossime settimane sarà in tournée in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di un pronto intervento anche per gli amici a quattro zampe. Non a caso, parallelamente alla presentazione dell’ambulanza, è stata lanciata una petizione popolare al ministero della Salute affinché vengano estese a tutta Italia le strutture di pronto soccorso veterinario previste ora solo da alcune leggi regionali e attive in pochissime città. L’idea, insomma, è quella di un 118 veterinario a cui tutti i cittadini possano rivolgersi anche in caso di ritrovamenti di animali feriti o comunque in difficoltà.             

UNA FLOTTA DI PRONTO INTERVENTO – «L’animalismo è un servizio di utilità sociale – ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa – e va promosso con la testa e con il cuore, ma anche con grande professionalità e con mezzi adeguati se davvero si vuole portare un contributo alla collettività. Il nostro auspicio è che questa ambulanza sia la prima di una grande flotta che potrà essere distribuita in tutte le regioni italiane, così da garantire una capacità di intervento immediato in qualunque situazione di emergenza». La Protezione animali già oggi è in grado di operare nelle situazioni di maggiore rischio, come ha dimostrato l’esperienza del terremoto nell’Aquilano, dove l’unità mobile gestita dai volontari e dai veterinari dell’ente ha permesso di prestare soccorso a centinaia di animali rimasti senza un tetto e spesso rimasti feriti e separati dai loro proprietari.

ANIMALI E CALAMITA’ – «Come rivela la storia della gatta Isotta – spiega Marco Bravi, responsabile comunicazione dell’Enpa – tra le vittime incolpevoli di disastri e calamità ci sono anche gli animali, selvatici e di affezione. Tuttavia, mentre per il soccorso degli uomini esiste una rete di enti istituzionali dedicati, il servizio veterinario d’emergenza è inattuato o affidato alle iniziative volontaristiche dei singoli». Non si tratta di pensare solo agli animali e al loro diritto di vivere: quando si verificano le grandi catastrofi, come appunto un terremoto, persone che perdono tutto possono trovare grande conforto nella vicinanza dei loro compagni di vita. Vederli morire per mancanza di cure sarebbe invece dolore che si aggiunge a dolore. In occasione del terremoto in Abruzzo, i volontari dell’Enpa confluiti da tutta Italia avevano anche provveduto a distribuire razioni di cibo (circa 100 tonnellate di alimenti per le diverse tipologie di animali), di medicinali e di antiparassitari che hanno contribuito ad agevolare la convivenza tra animali e umani nelle tendopoli. Evitare la morte degli animali o il peggioramento delle loro condizioni di salute permette inoltre di scongiurare il pericolo di epidemie o infezioni batteriche.

FIGURINE E SOLIDARIETA’ – L’allestimento di Isotta è costato circa 60 mila euro, raccolti in meno di sei mesi con le figurine degli «Amici cucciolotti» dell’editore Pizzardi (che negli anni passati avevano permesso di portare a termine altri progetti, quali opere di adeguamento nelle Oasi Enpa o la fornitura di cibo – 300 mila pasti nel 2010 – per gli ospiti dei rifugi getstiti dall’ente). Si tratta di un mezzo speciale, allestito con i più moderni dispositivi medico-veterinari, tra cui una macchina per l’ossigenoterapia e una lettiga speciale per il trasporto di animali fino a 100kg che può essere usata anche su terreni accidentati e, all’occorrenza, perfino trasformata in tavolo operatorio.

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