Plastica: in Europa più della metà finisce a mare. E aumenta il rischio cancro

La plastica continua a distruggere l’ambiente. Gli ultimi dati, appena resi noti dall’Unione europea, indicano che più della metà della plastica nei paesi membri finisce nelle discariche (quelle che in Italia, spesso, sono controllate dalla malavita organizzata) con enormi danni per l’intero eco-sistema. Territorio e mari diventano sempre più inquinati, al punto che ogni anno […]

La plastica continua a distruggere l’ambiente. Gli ultimi dati, appena resi noti dall’Unione europea, indicano che più della metà della plastica nei paesi membri finisce nelle discariche (quelle che in Italia, spesso, sono controllate dalla malavita organizzata) con enormi danni per l’intero eco-sistema. Territorio e mari diventano sempre più inquinati, al punto che ogni anno finiscono  in mare 10 milioni di tonnellate di plastica e nei nostri oceani l’80 per cento delle isole di immondizia è formato proprio dalla plastica, di difficile decomposizione.

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Gli effetti più gravi sono tre. In primo luogo si avvelena l’ambiente, e la plastica colpisce al cuore fauna e flora marina. In secondo luogo, una volta ingoiata dagli animali la plastica può produrre effetti cancerogeni sulla catena alimentare. Infine, in questo modo si spreca un’opportunità di lavoro. Sempre dai tecnici dell’Unione europea arriva il seguente dato: se entro il 2020 si riuscisse a riciclare e smaltire correttamente il 70 per cento della plastica si potrebbero creare 160mila nuovi posti di lavoro. E in tempi di dura recessione sono veramente tanti.

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