Buoni propositi per il 2016: torniamo a fare figli. Ne abbiamo bisogno..

Nell’ultimo anno solare sono nati 502mila bambini, 73mila in meno rispetto al 2008. Stiamo diventando sempre di più un Paese per vecchi, anziano anche nella testa. E con poca voglia di futuro.

PERCHÉ AVERE FIGLI –

Avete già fatto i buoni propositi per il 2016? Ve ne suggerisco uno, molto impegnativo: mettete in calendario la possibilità di fare un figlio. Capisco l’obiezione fondamentale, oggi è davvero complicato crescere dei figli, ma vi invito a riflettere su un tema che ci riguarda tutti come collettività.

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TASSO DI NATALITÀ IN ITALIA –

Stiamo diventando un Paese per vecchi. Dove la natalità declina continuamente e le famiglie, quando ci sono, risultano sempre più corte. Nell’ultimo anno solare in Italia sono nati 502.596 bambini, mentre ne erano nati 575.659, cioè 73mila in più, nel 2008, l’ultimo anno prima della lunga decrescita.

Di questo passo, siamo già la nazione più anziana del mondo dopo il Giappone, è facile prevedere che andrà sempre peggio. La principale causa è economica: la maternità sta diventando un diritto negato, con giovani coppie che fanno fatica a costruire un futuro, a stipulare un mutuo per la casa, a creare le condizioni per reggere economicamente all’arrivo di un figlio. Colpa della Grande Crisi, certo, e di un impoverimento generale del Paese, che riguarda tutto il ceto medio con le relative sicurezze nelle quali si è gonfiato.

IL MOTIVO DELLA BASSA NATALITÀ –

Ma in tutta sincerità non penso che la lunga recessione, ancora non terminata, sia l’unico motivo per spiegare la bassa natalità. C’è altro, e forse qualcosa che viene prima delle valutazioni finanziarie. Tra i desideri che abbiamo spento, come popolo e come comunità, c’è appunto quello della maternità e della paternità. Un fuoco del quale resta ormai solo la cenere, con lo spettro di vite in solitudine, e senza l’emozione di un figlio che, in tutti i casi, cambia la vita.

Questo sito è molto seguito dalle mamme. A loro diamo spesso consigli e indicazioni sull’educazione e sulla crescita dei bambini. Bene: ne avete di amiche e amici che hanno la fortuna di esercitare il difficile e appassionante mestiere di genitore. Chiedete a loro che cosa significa, e quanto ricevono da questa scelta: magari avrete un motivo in più, e un conforto autorevole, per provarci.

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