Parte il “Treno verde 2012” in un’Italia dall’aria malata

Ancora cattiva la qualità dell’aria nel nostro Paese. Ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto pm10 continuano a soffocare le nostre città e a farci ammalare. Da gennaio, sono 27 i capoluoghi italiani che hanno già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 µg/m3). Sul podio ci sono Parma, Cremona […]

Ancora cattiva la qualità dell’aria nel nostro Paese. Ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto pm10 continuano a soffocare le nostre città e a farci ammalare. Da gennaio, sono 27 i capoluoghi italiani che hanno già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 µg/m3). Sul podio ci sono Parma, Cremona e Vicenza con rispettivamente 52, 47 e 46 giorni di "malaria". Seguono a ruota Alessandria, Brescia, Verona e Vercelli. Al Centro-Sud le più inquinate sono Frosinone e Benevento, dove sono stati rilevati rispettivamente 44 e 38 sforamenti dei valori limite. Questo, sintesi, il verdetto pronunciato da Legambiente 1 durante la presentazione del Treno Verde 2012, che dal 7 marzo al 6 aprile ritornerà a girovagare per l’Italia. Ecco le tappe: Potenza (7-9 marzo), Napoli Centrale (10-14 marzo), Roma San Pietro (15-19 marzo), Grosseto (20-22 marzo), Genova Piazza Principe (23-27 marzo), Milano Porta Garibaldi (28-31 marzo), Venezia Santa Lucia (1-4 aprile), Ancona (5-7 aprile).

Giunto alla 23esima edizione, il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane tasterà il polso alle nostre città per sottolineare quanto il trasporto su gomma sia ormai insostenibile e l’urgenza di passare a quello su rotaia. Intervenire sulle principali fonti di emissione (anzitutto il traffico), ridurre le emissioni stesse, promuovere le energie pulite, l’efficienza e il risparmio energetico, contrastare il consumo di suolo e ridurre i consumi sono gli obiettivi di quest’anno. In ogni sosta, il Treno Verde rileverà i dati sulla qualità dell’aria e sui livelli di rumore tramite il laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del Gruppo Fsi. Inoltre, effettuerà ulteriori monitoraggi sulla concentrazione delle polveri sottili anche in altre zone delle città visitate. Per completare il check – up atmosferico, in aggiunta ai valori del pm10 e pm2,5, saranno raccolte informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.

L’iniziativa si presenta come un tracciato interattivo e multimediale articolato in tre carrozze. Sulla prima c’è un percorso simulato per raggiungere il proprio quartiere e la propria abitazione sperimentando diverse soluzioni: a vincere saranno le più sostenibili cioè quelle che permettono di risparmiare stress ed emissioni di CO2, nonché di recuperare tempo e denaro. Entrando nella seconda carrozza, con l’ausilio di ben dieci aree tematiche, prosegue il viaggio nell’evoluzione architettonica e urbanistica di una città contemporanea, seguendo i canoni adottati in tutto il mondo e basati su pratiche a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica. Nella terza carrozza il focus passa dalla città alla casa, trasformando le abitudini domestiche in un micro-mondo sostenibile caratterizzato da bassi consumi energetici e da prodotti eco-friendly.

"Con l’edizione 2012, il Treno Verde partecipa all’anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti promosso dall’Onu", spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. "L’adesione rientra nelle iniziative di Legambiente verso Rio+20, un appuntamento significativo per raggiungere obiettivi di sostenibilità globale. Riteniamo che il contributo dato dalle realtà urbane sia determinante per porre in essere stili di vita e tecnologie compatibili con la tutela ambientale e con uno sviluppo economico lungimirante". Anche le Fsi parteggiano per l’ambiente. "Due sono i principi  –  dice il numero uno Mauro Moretti  –  che guidano la politica ambientale di Ferrovie dello Stato Italiane: sostenere e massimizzare i vantaggi del trasporto su ferro e ridurre il più possibile gli impatti ambientali. Far viaggiare i treni e costruire ferrovie costituisce oggi una scelta vincente e virtuosa per l’ambiente, per l’economia e per la società".

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