“Con la guerra si perde tutto. Medio Oriente, Ucraina e Iraq: fermatevi!” (Papa Francesco)

"Tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace", ha detto il Pontefice in occasione del centenario del primo conflitto mondiale, lanciando un nuovo appello di pace per tre aree di crisi

PAPA FRANCESCO CONTRO LA GUERRA – “Mai più gli sbagli del passato”: durante l’Angelus di domenica 27 luglio, il Pontefice ricorda i 100 anni della Grande Guerra ed esorta alla tenacia del dialogo nelle aree più calde del pianeta. “Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza, il futuro. Bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini che giocano sui residui bellici e non sanno sorridere. Mai la guerra!

LEGGI ANCHE: Papa Francesco, “Se riuscissimo a non sprecare, la fame nel mondo diminuirebbe di molto”

A 100 anni dall’inizio del primo conflitto mondiale (28 luglio 1914), Papa Francesco ne affronta il ricordo ricordando a tutti di “tenere presenti le lezioni della storia” facendo prevalere, con il “dialogo”, “le ragioni della pace”.

CENTENARIO PRIMA GUERRA MONDIALE – La Grande Guerra “causò milioni di vittime e immense distruzioni”, un conflitto, ha ricordato Bergoglio, “che Papa Benedetto XV definì una ‘inutile strage‘, e che sfociò, dopo quattro lunghi anni, in una pace risultata più fragile“. Papa Francesco auspica che “non si ripetano gli sbagli del passato, ma si tengano presenti le lezioni della storia, facendo sempre prevalere le ragioni della pace mediante un dialogo paziente e coraggioso”.

APPROFONDISCI: Il Papa contro la cultura dello scarto

Gli sbagli del passato invece si riverberano tragicamente in un mondo che oggi vede ancora l’Uomo morire di guerra. Per questo, il Pontefice ha lanciato un nuovo appello di “pace” per tre aree di crisi: il Medio Oriente, l’Iraq e l’Ucraina.

DA NON PERDERE: “Il cibo che buttiamo via è come se lo avessimo rubato alla mensa di chi è povero” (Papa Francesco)

“Vi chiedo”, è l’appello del Papa, “di continuare a unirvi alla mia preghiera perché il Signore conceda alle popolazioni e alle autorità di quelle zone la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace, affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo e del negoziato e con la forza della riconciliazione. Al centro di ogni decisione non si pongano gli interessi particolari, ma il bene comune e il rispetto di ogni persona”.

NULLA SI PERDE CON LA PACE – “Ricordiamo – ha aggiunto Francesco parlando a braccio – che tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace. Bergoglio si è quindi rivolto alle parti in conflitto: “Questa è l’ora di fermarsi. Fermatevi per favore, ve lo chiedo con tutto il cuore, fermatevi per favore“.

Torna in alto