Nessuno vuole fare la guardia medica

Ci sono sempre angoli sorprendenti per misurare la disoccupazione in Italia. Fino a ieri, per esempio, sapevamo che gli italiani rifiutano lavori manuali, anche di rango, perchè li considerano dequalificanti, anche sul piano sociale: ecco perchè non si trovano elettricisti, idraulici, tecnici specializzati. Da oggi la lista si allunga con una nuova figura che scartiamo, […]

Ci sono sempre angoli sorprendenti per misurare la disoccupazione in Italia. Fino a ieri, per esempio, sapevamo che gli italiani rifiutano lavori manuali, anche di rango, perchè li considerano dequalificanti, anche sul piano sociale: ecco perchè non si trovano elettricisti, idraulici, tecnici specializzati. Da oggi la lista si allunga con una nuova figura che scartiamo, sprecando importanti opportunità di lavoro: la guardia medica. Accade a Milano, dove al concorso della Asl per 300 posti si sono presentati soltanto in 99 candidati e uno su cinque proviene dalla Russia, dalla Moldavia, dalla Romania e dal Marocco. Eppure lavorare alla guardia medica significa avere un posto a tempo indeterminato e un avviamento nell’attività medica che potrebbe comportare sviluppi anche per l’esercizio dell’attività privata. In questo caso il lavoro sembra che non piaccia agli italiani per un solo motivo: è troppo faticoso.

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