Museo del computer: l’ingegnere che recupera i pc da rottamare

Raccolti già oltre 10mila pezzi, alcuni rarissimi. E’ il più grande spazio espositivo di questo genere in Europa, e si trova in una vecchia filatura a Camburzano, in provincia di Biella

MUSEO DEL COMPUTER CAMBURZANO –

Avete un pc, una stampante, un laptop, da rottamare? Prima di gettarlo in una discarica, e sprecarlo, date uno sguardo al sito del Museo del computer dove sono già raccolti 8.134 pezzi, e 4mila sono ancora da catalogare.
Questo singolare museo è stato creato da Alberto Rubinelli, 50 anni, ingegnere di Novara, che colleziona macchine informatiche destinate alla rottamazione, e quasi sempre ancora funzionanti. Nel suo museo ci sono pezzi storici, come un calcolatore programmabile Olivetti del 1967, o il primo calcolatore analogico del 1961.

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COME NASCE MUSEO COMPUTER –

Stiamo parlando della più importante collezione di computer in Europa, ospitata in una vecchia filatura di Camburzano, in provincia di Biella. Racconta Alberto Rubinelli: «Tutto è iniziato recuperando vecchi pc trovati nel garage del mio capo. Da allora
non mi sono mai fermato, e abbiamo fatto nascere una fondazione e un museo, con il sogno di un’esposizione che nessuno in Europa può vantare».
Questi computer, messi in fila, e raccolti con la passione del collezionista, sono un pezzo della storia del nostro Paese. Rievocano generazioni di impiegati, manager, giornalisti. E ci danno il senso di come la tecnologia corre, e diventa inarrestabile
nella sua straordinaria progressione.

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Fonte foto Museo del computer

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