Fumatori in aumento in Italia. E 83mila decessi ogni anno

La fascia dei più incalliti è quella compresa tra i 20 e i 30 anni. Giovani. E la prima sigaretta ormai si fuma sotto i 15 anni. Funzioneranno i nuovi divieti e la campagna con le immagini choc sui pacchetti?

MORTI PER FUMO IN ITALIA –

Purtroppo, nonostante i divieti e i continui aumenti delle sigarette, i fumatori non scendono in Italia. Anzi. Continuiamo ad essere uno dei paesi europei dove il vizio del fumo è più diffuso, con la metà dei fumatori che consuma, ogni giorno, tra le 10 e le 20 sigarette, e il 27 per cento che supera le 20 quotidiane.

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DECESSI PER FUMO IN ITALIA –

A parte i numeri assoluti, ci sono poi altri dati allarmanti nelle statistiche, se andiamo a vedere da vicino chi sono i fumatori incalliti. E quando si inizia. Nel primo caso c’è da registrare che i fumatori più forti sono compresi nella fascia di età tra i 20 e i 30 anni. Giovani, dunque. E in generale ragazzi che accendono la prima sigaretta sotto i 15 anni. Giovanissimi.

Gli italiani non si spaventano neanche di fronte al numero dei morti per il fumo. Siamo ormai a 83mila decessi l’anno derivanti dalle sigarette. Adesso vedremo se il nuovo giro di vite, che comprende ulteriori divieti dei luoghi, immagini choc sui pacchetti, e multe per chi fuma in auto con bambini o con donne incinte, ci sarà qualche risultato che indichi una diminuzione di questa autentica patologia.

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