Modelle pazze per il “cake sniffing”

LONDRA il “cake sniffing” la nuova e bizzarra tendenza del mondo della moda britannico. Per mantenersi magrissime senza rinunciare alla fragranza del loro cibo preferito, ma proibito perche’ assolutamente ipercalorico, sono sempre di piu’ le modelle che dedicano la loro pausa pranzo ad annusare i dolci senza pero’ mangiarli. A rivelarlo e’ una addetta ai […]

LONDRA
il “cake sniffing” la nuova e bizzarra tendenza del mondo della moda britannico. Per mantenersi magrissime senza rinunciare alla fragranza del loro cibo preferito, ma proibito perche’ assolutamente ipercalorico, sono sempre di piu’ le modelle che dedicano la loro pausa pranzo ad annusare i dolci senza pero’ mangiarli. A rivelarlo e’ una addetta ai lavori pentita, che in veste di “insider”, ha inaugurato sul Daily Mail un diario a puntate dall’eloquente titolo “Confessions of a fashionista” (sottotitolo Cosa succede realmente dietro le quinte di un’agenzia di modelle). Il primo episodio di questa accattivante rubrica e’ appunto tutto dedicato alle “cake sniffers”, le “sniffatrici di dolci”.

L’autrice racconta di aver lavorato per circa 8 anni nel mondo della moda e assicura: I rozzi stereotipi che vengono mostrati in “Ugly Betty” o “Nel diavolo veste Prada” non sono assolutamente veri: la realta’ e’ molto, molto peggiore. Per spiegarvi com’e’ grave la situazione – prosegue l’anonima scrittrice – vi diro’ solo due parole: cake sniffing. Per otto anni ho lavorato in un ufficio pieno di sniffatrici di dolci ma voi forse non avete mai sentito parlare di loro, quindi lasciatemi spiegare di che si tratta.

Sono ragazze folli -attacca l’anonima blogger- che ritengono accettabile (e tradizionalmente irrinunciabile) avere una torta di compleanno ma pensano che assaggiarla equivalga ad un suicidio calorico. Spazio poi all’autobiografia nei ricordi dell’autrice Io venivo chiamata “il mostro della cioccolata” perche’, grazie al mio metabolismo veloce, non ho mai rinunciato a un dolce ogni tanto. Cosi’ mentre io mangiavo il mio gelato, loro chiudevano gli occhi e annusavano dei dolci che tenevano in ufficio solo per odorarli. Alcuni esempi di queste maniache della linea? L’autrice racconta, ad esempio, di una giovane modella che in due mesi ha perso sei taglie e in pratica e’ scomparsa. Il metodo? Andare a pranzo senza ordinare. Al bando quindi, dopo tanti anni sulla cresta dell’onda, anche l’accoppiata “insalata-scondita-acqua-naturale” ormai il folle progetto e’ il digiuno. Possibile che nessuno si accorga di nulla? Io me ne ero resa conto -conclude la “gola profonda” del fashion system- e sono andata dal manager di una ragazza a porre il problema. Lui mi ha squadrata dalla testa ai piedi e mi ha risposto: “Lei sta bene, sei tu che hai un problema”.

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